In questi giorni di intenso Caldo Africano, non si fa altro che parlare di guerra climatica, geo-ingegneria, modificazione del clima, complottismi e... che più ne ha più ne metta. In realtà, in tempi non sospetti, di eventi estremi e catastrofici ne sono accaduti molti, il problema è che l'uomo ha una memoria corta e tende a dimenticare in fretta quanto gli accade intorno...
Nel dicembre 1708 il freddo si impadronì della Russia in modo pesante e violento, portando un gelo inusuale anche per tali regioni. Poi si "gonfiò" e si formò il cosiddetto anticiclone termico russo, fenomeno non presente negli ultimi anni. Nella notte dell'Epifania, tra il 5 e il 6 gennaio, irruppe tenacemente anche in Europa. Ne conseguì un evento di portata eccezionale, che colpì in particolar modo l'Europa Centrale e Mediterranea, ma quasi nessuna area del Vecchio Continente venne risparmiata (probabilmente solo la Scandinavia, in un secondo momento, riuscì a rimanere isolata dall'onda gelida, poiché divenne sede dell'Anticiclone): in poche ore si gelarono fontane, pozzi, rivi e anche piccoli laghi, vi furono abbassamenti repentini fino a 20°, anche le regioni meridionali furono colpite duramente. In breve ghiacciarono tutti i fiumi europei, compresa la Senna, il Rodano e pure l'Ofanto; stessa sorte toccò a laghi e lagune: il lago di Garda venne attraversato da carri peant, unica volta nella storia, così come pure la Laguna Veneta; nemmeno il mare fu risparmiato e rimasero intrappolati nei ghiacci porti mediterranei come quelli di Genova e Marsiglia; gelò addirittura la foce del Tago a Lisbona: il record freddo certificato del XX secolo per questa città è -1.1°, con il quale si congela appena un bicchiere d'acqua. A Roma tra il 6 e il 24 gennaio nevicò 10 volte, in Pianura Padana ne cadde 1 metro e mezzo; si raggiunsero temperature eccezionali: a Parigi -23.1° nel centro e -25°/-26° nei sobborghi e per 10 giorni non si salì mai sopra -10° con minime sui -20°; a Venezia -17,5° con forte bora (il record del XX secolo è -13,6° misurati nel 1963); a Berlino -29.4° e nelle campagne intorno -35° e la media del mese fu -13.2° (seguono i -11.6° del gennaio 1823), svariate giornate dove non si superarono i -20°. Ovviamente con un simile gelo le piante non resistettero: si seccarono tutti gli ulivi e gli altri frutti e addirittura intere foreste, dato che neppure gli alberi cresciuti spontaneamente erano resistenti a ciò. In Emilia Romagna giunsero a seccare gli alberi di melo, susino, noce e ciliegio, piante che generalmente resistono fino a temperature di -40°. Una dubbia misurazione di -36° a Faenza (probabilmente registrato nei dintorni) sembrerebbe confermare questi valori. Si ipotizza che una -22° a 850 hPa (circa 1450 metri di altezza) sia entrata stabilmente nella Pianura Padana (nel 1985 è arrivata una -15° con -16°/-17° a nord-est, tra l'altro con durata nettamente inferiore) e valori nettamente inferiori ai -10° a 850 hPa siano arrivati fino all'estremo Sud con punte estese di -14-16°, sempre a tale quota, tanto quanto basta per misurare giornate di ghiaccio anche sulle coste tirreniche, oltre ovviamente su quelle adriatiche (oltretutto in quel periodo le isole di calore non esistevano o quasi). A fine mese, dopo il 26, vi fu una risalita, accentuata in Francia: a Parigi piovve, anche se era pioggia fredda; la Laguna Veneta si liberò dal gelo completo il 29 gennaio (pezzi di ghiaccio galleggianti rimasero). A inizio Febbraio ritornò il gelo, molto forte, anche se non ai livelli di gennaio; tuttavia gelarono molti fiumi e laghi che si erano temporaneamente liberati. Continuò fino a Marzo e, nelle regioni a Nord, fino ad Aprile (in questo mese il mar Baltico era ancora congelato), anche se vi furono molte riprese successive; in Germania vi furono notizie di gelate fino ad inizio Luglio. A Berlino Febbraio ebbe una media di -6.9° con una punta di -26°; Marzo una media di 0.2 ma si contarono ben 22 minime sotto lo 0°. L'inverno, se consideriamo l'intero trimestre dicembre (media di -4.5°), Gennaio e Febbraio ebbe la media di -8.2° , il più freddo da quando iniziarono le misurazioni nel 1701, seguito dal 1829/30, con -6.6°.
Fonte: http://meteolive.leonardo.it