Trentadue anni fa veniva ucciso il Generale Dalla Chiesa. Le sue intuizioni gli costarono la vita. Per non dimenticare consigliamo una serie di letture.
"La Mafia ormai sta nelle maggiori città italiane dove ha fatto grossi investimenti edilizi, o commerciali e magari industriali. Vede, a me interessa conoscere questa accumulazione primitiva del capitale mafioso, questa fase di riciclaggio del denaro sporco, queste lire rubate, estorte che architetti o grafici di chiara fama hanno trasformato in case moderne o alberghi e ristoranti à la page. Ma mi interessa ancora di più la rete mafiosa di controllo, che grazie a quelle case, a quelle imprese, a quei commerci magari passati a mani insospettabili, corrette, sta nei punti chiave, assicura i rifugi, procura le vie di riciclaggio, controlla il potere... [...] Il segreto bancario. La questione vera non è lì. Se ne parla da due anni e ormai i mafiosi hanno preso le loro precauzioni. E poi che segreto di Pulcinella è? Le banche sanno benissimo da anni chi sono i loro clienti mafiosi. La lotta alla Mafia non si fa nelle banche o a Bagheria o volta per volta, ma in modo globale". Dall'ultima intervista al Generale Dalla Chiesa di Giorgio Bocca, Repubblica 10/8/82.
Suo figlio Nando, intervistato sempre da Bocca un mese dopo disse "Non abbandonerò alla dimenticanza gli ideali di giustizia di mio padre". Il professore Dalla Chiesa quella promessa l'ha mantenuta.
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