Risvegliarsi nel verde delle colline umbre in un weekend che finalmente (forse) preannuncia l'arrivo dell'estate. Quando tanta bellezza si manifesta in una giornata di sole, quando il cuore è riconoscente perchè grato all'amore, quando i pensieri pesanti si staccano dal corpo per rimanere a terra, allora è quasi inevitabile sentirsi felici.
Ammirando i frutti ancora acerbi degli alberi del giardino e le piantine dell'orto da poco coltivate riflettevo sul fatto di quanto il lavoro di un genitore possa ritenersi simile a quello di un contadino. La semina che getta le speranze e le intenzioni. La cura continua che richiede infinite energie, pazienza e costanza. Ed infine il raccolto che può offrire grandi soddisfazioni ma anche inaspettate delusioni. Perchè se è vero che chi semina raccoglie penso che sia altrettanto vero che nella vita una buona dose di fortuna non guasti mai.
Osservo il mio bambino camminare a passo svelto e sicuro davanti a me e quasi stento nel riconoscerlo. Cosa è successo al mio piccolino? E' cresciuto tutto insieme? Pare assurdo ma sembra che da quando Aurora sia entrata a far parte della nostra vita una netta e decisa trasformazione sia fisica che mentale lo abbia stravolto. Quando ha preso questi chili? Perchè ora fatico nel sollevarlo? I pantaloni si sono accorciati e le scarpe ristrette? Chi è questo "gigante" che vado ad abbracciare? E poi parla e ragiona in modo così razionale! Ascolta, comprende, capisce. E' lui che è cresciuto tutto insieme o sono semplicemente io finalmente a riconoscerlo? Io che forse con un'altra piccola creatura da accudire ed allevare ora posso "concedergli" di essere grande?
E' una sfida continua. Essere genitore è il lavoro più duro, difficile ed estenuante di questo mondo ma anche quello più bello, generoso e gratificante.
Quando ti rendi conto che quel semino comincia a germogliare. Nel momento in cui intravedi in quella piantina qualcosa di davvero buono, qualcosa che comunque non può essere abbandonato ma che dovrà essere curato e seguito ancora ed ancora nel tempo. Quando pensi che forse davvero riuscirai a crescere un figlio trasmettendogli principi e valori sani perchè da adulto sia un frutto giusto, un frutto capace di generare nuovi semi di speranza. In questi momenti di appagante consapevolezza forse riesci anche a pensare "in fin dei conto non sono poi un cattivo genitore".
Sarà interessante riflettere nuovamente su questi spunti in futuro. E mentre l'avventura continua...
... che Dio ce la mandi buona! :-)