Il popolo giapponese è ovviamente, molto meno entusiasta per quanto riguarda l’utilizzo di energia nucleare. Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha dichiarato che i piani della nazione per l’espansione dell’energia nucleare sono ufficialmente morti.
Il primo ministro ha detto che: “Attualmente, la politica energetica giapponese prevede che oltre il 50% della fornitura complessiva di elettricità deriva dal nucleare, mentre il 20% verrà da fonti rinnovabili entro il 2030 … Ma questo piano energetico deve essere rivisto ora da zero dopo l’incidente nucleare di marzo”.
Oggi, 54 reattori nucleari forniscono circa un terzo dell’energia elettrica del paese, e il governo aveva pianificato la costruzione di almeno 14 nuovi reattori entro il 2030. Ma ora si sta cercando di passare dall’ energia nucleare all’energia da fonti rinnovabili. Sarà in grado il Giappone, di soddisfare la promessa di ridurre le emissioni di gas serra del 25 per cento entro il 2020?
La “Terra del Sol Levante” vuol diventare veramente la terra del sole e dell’energia solare.
I funzionari giapponesi sono pronti per svelare un nuovo “Piano d’Alba” al G8 di domani. Il piano dovrebbe imporre a tutti gli edifici di nuova costruzione la copertura con pannelli solari entro il 2030, e quindi il risultato sarebbe di 10 milioni di case a energia solare.
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