Il giardino ariano è uno dei fiori all'occhiello del capoluogo lombardo, una risposta spontanea e convincente al problema della distribuzione della bellezza - responsabile di buona parte dei mali che affliggono il viver moderno.
La mancanza di una qualsivoglia legislazione e segnaletica rispetto alle aree in cui incontrare individui più o meno piacenti fa sì che gruppi profondamente distanti per estetica e cosmetica si trovino spesso in contatto con reciproco disagio.
Le barriere economiche possono solo ridurre - e mai eliminare - la possibilità di persone molto belle di trovarsi intorno persone molto brutte - e viceversa.
Il bisogno di entrambi i gruppi di muoversi nello spazio per motivi di lavoro o svago genera infatti momenti di tensione negli spazi comuni e sui mezzi pubblici - momenti ironicamente sottolineati dalle pubblicità sulle banchine e sui vagoni, sostanzialmente distinguibili in pubblicità destinate ai belli e pubblicità destinate ai brutti.
Nasce da questa difficile convivenza il giardino ariano.
Finalmente, stanca di attendere riforme in merito, la società civile ha reagito - partorendo spontaneamente quello che oggi si può considerare uno dei più riusciti esperimenti in materia: il giardino ariano è un modesto appezzamento di terreno non recintato, delimitato a est e ovest da una rada boscaglia, a sud da un piccolo fossato e a nord da un sentiero di terra e sassi.
All'interno di quest'area, nei giorni di sole hanno spontaneamente deciso di radunarsi ragazze e ragazzi veramente molto belli.
Il canone che circoscrive l'ambito di questa "bellezza" è rappresentato e personificato da un ristretto e variabile gruppo di ragazze e ragazzi veramente molto belli che presidiano la zona dalle prime ore del mattino fino alla chiusura dei cancelli del parco all'interno del quale il giardino si ubica.
Sono le cosiddette prime linee - individui scelti che ribadiscono ogni giorno gli standard atletici e fisionomici richiesti a chi volesse sostare nell'area.
I giorni di sole offrono alle prime linee le migliore condizioni per adempiere al loro dovere - vuoi per la possibilità di mettere in maggior risalto le loro eccellenze fisiche vuoi per l'assenza di fango sotto ai loro glutei torniti.
Nel corso della giornata si affiancano loro altri manipoli di ragazze e ragazzi veramente molto belli di ogni parte del mondo e apparentemente capaci di parlare tutte le lingue tranne la vostra.
Verso le quattro del pomeriggio nella stagione mite e verso le sei in quella calda si raggiungono le massime concentrazioni di individui molto belli - che si dispongono a macchia di leopardo attorno alla cellula primaria.
Piccole porzioni di prato vengono lasciate libere per permettere ai curiosi di osservare da vicino le dinamiche del giardino ariano - un'intrusione tollerata col fine di lasciar nascere e circolare storie e leggende attorno agli eletti che frequentano il giardino.
Capita che alcuni di questi visitatori siano ragazze e ragazzi carini - che segretamente sperano di essere scambiati per ragazze e ragazzi molto belli dai passanti distratti.
Ma sarebbe un errore grossolano: l'individuo molto bello è facilmente riconoscibile da una molteplicità di fattori - non certo solo dalla tonicità dei tessuti.
Anzitutto, il molto bello si sposta solo in branchi piuttosto numerosi (in assenza dei quali si sente perso e si affida alla cartografia), organizzati secondo una gerarchia assolutamente e rigidamente orizzontale. Nel branco del giardino ariano non sembrano esserci capi, caste, coppie o qualsivoglia ulteriore legame tra i propri componenti. Nessuno appare mai particolarmente stanco, entusiasta, turbato, irascibile, perplesso o depresso: i muscoli facciali si muovono in un ristretto range d'ampiezza - limitandosi a comunicare all'esterno un diffuso benessere e una stupefacente igiene dentaria.
E ancora. Le ragazze e i ragazzi veramente molto belli non si guardano in giro:
i loro sguardi non incrociano mai quelli telescopici di ragazze e ragazzi brutti e carini ai limiti del giardino. L'unico comprensibile bisogno che i molto belli vengono a soddisfare in questa loro piccola oasi omozigote è quello di conversare con persone di ugual bellezza - l'amabile sensazione di avere davanti un viso sicuro di essere bello e altrettanto convinto della vostra bellezza.
Una sensazione paragonata - da chi l'ha provata - al mangiare la panna cotta senza caramello.
Unico ulteriore svago è appaltato agli esercizi fisici non necessari - vale a dire acrobazie, piroette e posture tra le più bizzarre, atte a ribadire la non necessità dei veramente belli di allenarsi o esercitarsi.
Non esiste bello che si adoperi per rimanerlo: nel giardino ariano c'è il sole ma nessuno lo prende.
Il sole su di loro è già passato.
Verticali e capriole rimangono però forte tentazioni cui il ragazzo veramente bello spesso cede, e come giovani dèi li vedi giocare a lanciar saette sui mortali.
Proprio mentre abbozzavo quest'articolo sdraiato sul prato del giardino ariano a pochi metri dal nucleo delle prime linee lungo il confine est, un ragazzo veramente bello, a non più di trenta centimetri dalla mia penna, camminava con l'intero peso del corpo sui palmi delle mani - senza alcun interesse per mie eventuali invidie.
E anche a testa in giù, il suo viso rimaneva veramente molto bello - più del mio a testa in su dopo dodici ore di sonno.
Nei pomeriggi d'osservazione trascorsi nel giardino ariano, nulla è veramente accaduto.
Sui miei quaderni un solo evento trascritto: una ragazza veramente molto bella, vestita di rosa dal mento agli alluci, si presenta con in braccio il suo pet.
E' nota la spiccata sensibilità delle ragazze veramente molto belle per gli animali di piccola taglia, capaci di attirare la loro attenzione ben più di un maschio di qualsiasi taglia. Questa volta però il pet in questione è un piccolo maiale nero da passeggio, e sarebbe stato lecito aspettarsi reazioni differenti e imprevedibili.
E invece, d'un tratto tutte le ragazze e i ragazzi veramente molto belli del giardino ariano si alzano e circondano il maiale - ridendo, simulando baci, abbracci e improbabili cullate. I visitatori del giardino ariano cercano ugualmente di avvicinarsi, forse per entrare in contatto con i ragazzi veramente belli, che improvvisamente appaiono umani e vulnerabili.
Ma nulla di tutto ciò accade: gli occhi azzurri e grandi e veramente molto belli dei ragazzi del giardino ariano restano fissi sul maiale.
C'è da dire che, effettivamente, era un maiale veramente molto bello.
Magazine Talenti
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