Ho trascurato il mio blog per oltre un mese e mi spiace davvero tanto. Più volte mi sono detta che fosse arrivato il momento di riprendere a scrivere ma poi ho sempre avuto un sacco di cose da fare e... ecco qui, più d'un mese di stop.Ho cambiato lavoro ed i miei orari sono cambiati. Sto parecchio lontano dai miei bimbi - cosa che fino ad ora non era mai accaduta - per cui quando sono a casa dedico ogni attimo a loro. Quando, poi, la sera dopo cena in casa tutto tace... bhè.. io sono a pezzi ed il pc resta spento.
Ora, però, è arrivato il momento di riprendere con ciò che mi piace più fare: scrivere di libri.Uno degli ultimi che ho letto è "Il giardino dei ricordi" di Rachel Hore. E' arrivato a casa mia nello scambio dei Libri vagabondi, iniziativa lanciata da Ely alla quale ho aderito con entusiasmo. Ho chiesto di avere questo libro senza curarmi troppo della trama. Un po' di mistero attorno ad un libro che mi sarebbe arrivato da un'altra lettrice ci stava tutto così ho atteso il suo arrivo ed ora che ho terminato di leggerlo mi appresto a fare qualche valutazione in merito.
Si tratta di una storia d'amore che, a dire il vero, non mi ha presa molto. E' un libro che si lascia leggere ma senza catturare più di tanto. Almeno per me è stato così. In alcuni punti l'ho anche trovato un tantino lento, tanto che la lettura è andata avanti a fatica. Di solito, quando un libro mi coinvolge, faccio fatica a staccarmi da lui e vorrei sempre avere qualche minuto ancora per andare avanti di un paio di pagine. In questo caso non è stato così e ci ho messo più del previsto a terminarlo.
La storia è quella di Mel che è appena uscita da una storia d'amore piuttosto tormentata. In parallelo, viene narrata la storia d'amore di un'altra donna, vissuta un secolo prima, e le cui tracce sono rimaste in una casa ed in un giardino che ora lega le due esistenze. Mel incontrerà un uomo, proprio come l'altra donna fece a suo tempo. Storie diverse che, però, si intrecciano in un romanzo che poteva essere più avvincente, seppur ben costruito con l'alternanza della narrazione che porta da un secolo all'altro con disinvoltura.
Ad essere sincera se avessi dovuto comprarlo credo che non l'avrei fatto. Non mi spiace, comunque, di averlo letto anche se ammetto che nella mia personalissima scala di gradimento non arriva ai gradini più alti.***Il giardino dei ricordiRachel HoreCasa Editrice Corbaccio