Una favola per adulti, ispirata dall’unica cosa reale: il titolo. L’autore, intervistato, dichiara che questa definizione di cimitero maghrebino è l’unico elemento certo nel momento in cui si accinge alla narrazione. In realtà è una delle numerose componenti di verità oggettiva che fanno da coreografia a due vicende convergenti, una antica e una moderna, che si inseguono capitolo dopo capitolo. Il giardino è un luogo reale e solitario che fa immediatamente pensare alla pace e, al tempo stesso, all’idea di presenze-assenze che continuano a parlarci in un linguaggio diverso dal nostro, ma decifrabile se disposti a mettersi in sintonia con il linguaggio “Silente”. Il Giardino è il sottile filo conduttore attorno a cui ruotano tutte le trame del romanzo.
La vicenda antica, collegata alla triste fine degli Zeloti nella fortezza di Masada assediata dai Romani, viene rivisitata in una chiave molto fantasiosa. A margine della rocambolesca vicenda narrata, l’autore evidenzia le differenze tra la cultura edonistica, idolatra dell’epoca romana e la già affermata fede del popolo israelita nell’esistenza di un Unico Dio. Quello che nel libro prende coscienza essere lo stesso Dio di tutte le culture monoteiste, raccontato in maniera diversa dalle tre principali religioni.
La vicenda moderna nasce dal naufragio di una giovane marocchina durante uno dei tanti viaggi della speranza verso l’Italia. Nel narrato della sua storia emergono lo sforzo del popolo marocchino nel tentativo di assomigliare al nostro continente senza perdere le proprie radici culturali. E’ lei il ponte tra le due storie narrate. Attraverso i suoi strani poteri musicali sarà possibile arrivare a conoscere uno spaccato di fantasiosa “verità” che l’episodio di Masada, storicamente accertato, non è stato in grado di far emergere. Jala, personaggio di spicco nel filone moderno del romanzo, rappresenta l’essenza della musica, altra grande protagonista del libro. Chi compone musica la sente vibrare interiormente, ma fatica a darle corpo e quando crede di averla rappresentata si accorge che era altro rispetto all’ispirazione originale. La musica, come tutte le espressioni d’arte, nasce come predisposizione misteriosa, se coltivata assume forme diverse. In Jala è presente quasi come sofferenza fisica: un desiderio di approfondimento della Verità (Musica = Luce) assoluto e per questo dolorosamente irraggiungibile.
Storia, fantasia, avventura, musica, religioni, sentimenti sono gli ingredienti di questo romanzo che riesce a dare respiro al testo aprendo ampie finestre ad alcune considerazioni personali, a descrizioni artistiche di luoghi che l’autore ha visitato, al suo passato informatico e forse… a un po’ di poesia.
Per ulteriori approfondimenti è possibile visitare il sito dedicato a questo romanzo: http://ilgiardinodeisilenziosi.oneminutesite.it
- Autore: Cesare Luigi Ferrari
- Editore: Youcanprint Edizioni
- Anno: 2012
- Pagine: 254
- Formato: 15x21 cm, brossatura, copertina colori patinata
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