Come quarto ed ultimo appuntamento con le opere di Jeffery Deaver, vorrei parlare del suo romanzo thriller ad ambientazione storica “Il giardino delle belve”.
Allo stesso tempo, il detective Willy Khol, da non considerarsi un fana- tico nazista ma soltanto un uomo di legge, dovrà seguire la scia di sangue tra le strade di Berlino, sulle tracce di Schumann e dei corpi che la sua caccia all’uomo si è lasciata alle spalle.
Mi sembra inutile continuare ad elogiare Deaver da un punto di vista stilistico, ormai credo di aver ribadito abbastanza il concetto. Il libro è molto scorrevole soprattutto grazie al numero ridotto di pagine che compongono ogni capitolo e allo stile narrativo utilizzato, lievemente diverso da quello utilizzato per le altre opere. Bastano le prime due righe a far annusare al lettore l’aria della malavita e dei delitti degli anni ’30 in una cornice dalle tinte seppia.
Alcuni hanno giudicato il libro piuttosto inesatto dal punto di vista storico, ma la bellezza e l’accuratezza del racconto in sé dovrebbero far passare certe minuzie in secondo piano. Soprattutto se si considera che si tratta pur sempre di un romanzo e non di un saggio storico.
Jeffery Deaver è uno scrittore, giornalista ed avvocato americano, nato nello stato dell’Illinois nel 1950. Vincitore di numerosi premi letterari, è stato più volte finalista all’Edgar Award. Noto per la sua saga su Lincoln Rhyme, Jeffery Deaver ha dato il suo contributo nella stesura di un nuovo capitolo dell’agente 007.
Christine Amberpit
- L’addestratore
- I corpi lasciati indietro
- Il collezionista di ossa