Un anno di allegre battaglie fra la donna e il verde
Esce in libreria a settembre per Mondadori Electa il nuovo libro di Stefania Bertola, un diario di avventure e battaglie affrontate quotidianamente nel suo giardino. Un taccuino cronologico spiritoso e sottile caratterizzato da monologhi ironici e dialoghi surreali con la natura.
Si apre con l’estate il quaderno dedicato al giardino ‘trascurato’ dell’autrice, sul quale sono annotati i piccoli interventi occasionali e poco strutturati di una vera e propria guerillla, con un obiettivo ostinato:
cercare di mantenerlo in vita.La narrazione procede come una passeggiata nel verde mentre Stefania Bertola passa in rassegna i suoi ‘avari’ alberi da frutto, i fiori (rose, ortensie, peonie, filadelfo…) e le piante di cui, ora loda il fogliame, ora la caducità. Immancabili in ogni stagione poi le erbe aromatiche tutte pronte all’appello: salvia, rosmarino, cerfoglio, timo… financo menta e melissa che tendono, come è noto, a monopolizzare rapidamente lo spazio circostante.
Affiorano nel contempo pensieri di natura diversa, divagazioni mentali e semiserie che si affiancano ad aneddoti, consigli di cucina, rimandi alla letteratura o immagini artistiche: gli iris di un quadro di Dante Gabriele Rossetti, i papaveri in un dipinto di Waterhouse hanno innescato il desiderio ardente di fiori preraffaelliti, un’aspettativa che ogni anno, per motivi incomprensibili, viene puntualmente disattesa. ‘Vai in giro, vedi chilometri quadrati di papaveri. Da me, neanche due. Ma insito.’ Chiosa l’autrice.
In autunno apre il capitolo della stagione la grande quantità di foglie secche che volano ovunque, in specie quelle del faggio, insieme alle fatiche del trasloco dei pesantissimi vasi di terracotta per contrastare gli effetti del microclima da giardino… Per giungere all’inverno quando sembrano ormai innumerevoli le cose imperdonabili alla Natura e l’autrice si augura che il Lunario di Casa e di Campagna reciti così: ‘Durante il mese di gennaio vi consigliamo di guardare il giardino dalla finestra, restando a casa’ e leggere un libro alzando lo sguardo a quel piccolo mondo, di tanto in tanto.La primavera conclude il ciclo delle stagioni ma segna anche un nuovo inizio. È il momento della fioritura per eccellenza, nel quale la bellezza del giardino va goduta con tempi diversi da fiore a fiore: lo splendore di un bulbo di tulipano dura solo un paio di settimane in tutto un anno e va osservato con molta più calma e devozione delle ‘rifiorenti’ rose.
È la fase più vivida del giardino: le Rosa del Vampiro, l’iceberg, gli alberi da frutto più o meno carichi , i fiorellini e le piantine cresciute spontaneamente, gli ospiti per un picnic (grandi, bambini, cani e gatti)…. Il diario si ‘interrompe’ qui, una anno dopo, con la consapevolezza dell’autrice e anche del lettore che non terminano invece le ‘allegre battaglie’ tra il verde e la donna.
STEFANIA BERTOLA è scrittrice, traduttrice e sceneggiatrice. Prima di affermarsi come divertente autrice televisiva, ha lavorato in radio: per Radio2 ha scritto il programma Titanic(a) con Luciana Littizzetto, e ha scritto e condotto il programma Clic. Come sceneggiatrice ha lavorato alle serie I Cesaroni ed Elisa di Rivombrosa.
Ha pubblicato Luna di Luxor (Longanesi, 1989), Se mi lasci fa male (Sperling & Kupfer, 1997), A neve ferma (Salani, 2006), La soavissima discordia dell’amore (Salani, 2009), la raccolta di racconti Il primo miracolo di George Harrison (Einaudi, 2010), Ragazze mancine (Einaudi, 2013); ha lavorato con Michele Di Mauro alla stesura di vari testi teatrali.
Fra le sue numerose attività Stefania Bertola collabora con varie riviste e con il quotidiano “La Stampa”, tiene laboratori e corsi per la Scuola Holden e il Circolo dei Lettori di Torino.
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