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Il Giardino di Ninfa: Storia e Natura

Creato il 26 aprile 2011 da Viaggilowcost

Il Giardino di Ninfa: Storia e NaturaNinfa: storia e natura.

Visitare Il Giardino di Ninfa in provincia di Latina è un’esperienza unica nel suo genere, data la bellezza di questo posto. Il Giardino nasce sui ruderi della città medievale di Ninfa, una città fiorente e ricca, edificata sulle rive del piccolo lago in cui si riversano le acque del fiume Ninfeo.  Posizione strategica per una città poiché da qui passava la strada che collegava Roma al resto del Lazio ed era facile avviare attività commerciali visto la gran quantità di persone che vi transitavano. Ninfa divenne in poco tempo una città fiorente e importante, dove fu persino incoronato Papa Alessandro III, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore. 

Il periodo di massimo splendore di Ninfa fu intorno al 1300 quando Pietro Caetani, nipote di Papa Bonifacio VIII, guidò la città; fu allora che furono costruite ben sette Chiese, due mulini, le mura di cinta e la torre. Ma nemmeno un secolo dopo le lotte per il governo della città furono talmente violente da distruggerla, riducendo la bellissima Ninfa a un cumulo di ruderi. Per rendere l’idea di quanto la città patì basti pensare che nell’Ottocento era chiamata la “Pompei medievale”.

Ninfa rivede la luce intorno al 1920 quando Gelasio Caetani iniziò un’opera di recupero dei ruderi e della bellissima flora che esisteva grazie alle acque limpidissime del laghetto. La famiglia Caetani si dedicò per decenni alla rivalorizzazione del giardino fino al 1997 quando Lelia Caetani, senza eredi, fondò la Fondazione “ Roffredo Caetani di Sermoneta” alla quale fu intestato non solo il Giardino ma anche il Castello di Sermoneta.

Il patrimonio di questa fondazione è davvero speciale. Il Giardino è un ecosistema perfetto e talmente delicato che ci sono delle rigide regole per visitarlo, per esempio le visite sono guidate e non possono comprendere più di un certo numero di visitatori ed è aperto al pubblicoda Aprile a Novembre ma solo in determinati weekend. Qui si effettuano progetti di studio ed esperimenti botanici volti a preservare il clima perfetto, sono stati, infatti, impiantati aree boschive e zone umide per esempio per aiutare la crescita delle piante ma anche incentivare la presenza di animali.

In questa che è definita a ragione un’oasi naturale si può ammirare il matrimonio perfetto fra natura e arte. Le due componenti sono così perfettamente incastonate fra loro che è difficile distinguerle. Accanto ai resti delle antiche Chiese, che avevano addirittura il privilegio di poter esser chiamate come quelle di Roma, troviamo varietà di piante e fiori che raccontano ogni angolo della Terra. Dal bellissimo pino dell’Himalaya, alle piante di banane, dal noce americano fino ai bambù altissimi che crescono nello spazio definito orientale. Ci si può avventurare nel viale dei cipressi che inizia vicino a resti di una ricca casa medievale, o perdersi nei profumi del viale delle lavande che invece arriva fino a quella che era la Chiesa di Santa Maria Maggiore, o ancora nel rosa degli alberi di ciliegio, o fermarsi ad osservare l’antica torre. Uno dei punti più belli e suggestivi è sicuramente il laghetto, l’acqua purissima e limpida riflette i colori delle piante e dei fiori lì attorno, ortensie, aceri, gelsomini glicini e persino piante tipiche del Brasile. Elencare le meraviglie che si possono vedere in quello che il New York Times ha definito il giardino più bello del mondo, è impossibile e soprattutto inutile. Ninfa va vissuta, i colori, l’atmosfera di questo piccolo angolo di Paradiso non possono essere raccontati, non perdete l’occasione di vedere questa meraviglia della natura.

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