Il ginko biloba

L'anno scorso ho acquistato , sul mercatino della frutta e verdura, un piccolo esemplare di ginko biloba. Ricordo che la signora del banchetto mi scambiò per il nipote di una sua amica, chiamato niente di meno che Edoardo. Con tutto l'impegno possibile , non mi sono mai visto come un'edoardo ! Lucasarellando un po' posso dire che questa pianta dalle belle foglie bilobate è un vero e proprio fossile vivente. E' comparso infatti nel Giurassico e sopravvissuto in questa unica specie fino ai giorni nostri. L'albero , originario della Cina e diffusosi poi in Korea e Giappone presto è stato visto in Asia Orientale come la pianta dell’armonia, perfetta allegoria dello Yin e Yang, principio secondo il quale la realtà è regolata dagli opposti. Specie resistentissima a crescita molto lenta , i suoi esemplari godono di una grande longevità. Sembra che una pianta di Ginko sia stato l'unico vegetale a resistere al disastro di Hiroshima. Nell'autunno le foglie, generalmente di un bel verde brillante, si colorano di un giallo vivo molto interessante. Che dire della mia piantina ? Per ora non è nulla di particolare , non possiamo neppure considerarla un bonsai . Inizio una legatura sommaria con filo di rame, costatando una certa rigidità dei rami e il rischio che questi si spezzino con una facilità. Se tutto va bene, visto i suoi lentissimi ritmi di crescita, potrete vedere una sua foto decente, proprio qui sulla rubrica fiori di zucca del bloggaccio verde, tra una decina d'anni. Abbiate pazienza !