Der Augen-Sammler
Trama: Gli piace il gioco più antico del mondo: nascondersi. Lo fa con i vostri figli. Avete quarantacinque ore di tempo per ritrovarli. Ma la vostra ricerca durerà in eterno. Il nuovo agghiacciante psychothriller di Sebastian Fitzek.
L'autore:
Recensione:
La prima volta che si incontra Fitzek si corre il rischio di restarne stregati, addirittura drogati. Come se non si riuscisse più a farne a meno. Si avverte il bisogno di restare in quell'atmosfera thriller, di farsi trasportare dall'ansia e dall'orrore di ciò che potrebbe accadere, perché per qualche stranissima ragione quell'ansia ci piace e ci rende quelle pagine piacevoli e spaventose. Mi era accaduto con Schegge, e questa sensazione si è ripresentata con Il gioco degli occhi.
Un serial-killer che agisce in modo macabro (tratto probabilmente distintivo di ogni serial killer): rapisce le sue vittime, dei bambini, ne uccide la madre e concede 45 ore di tempo al padre per ritrovare i figli. Allo scadere del tempo, i bambini verranno uccisi e il loro occhio sinistro verrà asportato.
Una storia che non vorremmo ascoltare, non vogliamo che ci venga raccontata. Eppure restiamo lì, pagina dopo pagina, a viverla insieme a Zorbach, un ex-poliziotto ormai trasformatosi in giornalista, che si trova coinvolto in quel gioco dell'orrore, aiutato da una terapeuta cieca, Alina, l'unica che sembra aver avuto un contatto con lo psicopatico Collezionista di occhi.
Il romanzo è una vera e propria corsa contro il tempo, si arriva vero la fine con l'affanno, senza che le idee si schiariscano minimamente, senza comprendere perché stia accadendo ciò... si continua a correre sperando di arrivare per primi, sperando di sconfiggere la morte e di fermare quel gioco crudele, ingannandosi che una volta battuto sul tempo, quel gioco possa finire per sempre.
Non sarà così.
Un thriller che non finisce, che ci accompagna per le sue 376 pagine iniziando dall'ultima verso la prima, come se quella storia ci fosse raccontata al contrario. Ci viene detto il finale, sta a noi correre verso l'inizio. E quando arriviamo finalmente al prologo, col cuore in gola ma speranzosi di poterci fermare a tirare un profondissimo sospiro di sollievo, pensando di avercela fatta, ci accorgiamo con raccapriccio che in realtà non è l'inizio che ci aspettavamo e che la corsa non finisce lì, anzi. La corsa non è mai finita, bisogna ricominciare daccapo.
L'autore sa creare un'atmosfera mista di tensione e ansia, i suoi personaggi sono sempre ben caratterizzati e mai banalizzati. Nulla resta in superficie: si cala nel dettaglio approfondendo ogni aspetto.
Fitzek è un maestro.
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Titolo: Il gioco degli occhiAutore: Sebastian FitzekEditore: Elliot EdizioniPagine: 376Prezzo: €18,50