Magazine Opinioni
SANDRO BONDI, allora ministro dei Beni Culturali: “Davvero perfetta l'armonia raggiunta dal sommo artista tra la nobiltà del corpo di Cristo e la sofferenza del Suo sacrificio per la redenzione dell'umanità”. E ancora: “E' fondamentale destinare le poche risorse disponibili a progetti e iniziative che abbiano un significato così alto che possiamo consegnare alle generazioni future”. E in una prospettiva internazionale: “Sono in corso contatti con Washington perché possa ospitare al più presto il crocifisso per omaggiare il nuovo presidente Barack Obama”.
VITTORIO SGARBI, chiamato come esperto (in seguito ha frenato molto): “Bisogna affidarsi agli occhi ... l'opera esprime la gentilezza di un momento aurorale della sua produzione, che si esprimerà poi con la forza e la potenza delle forme”.
GIANFRANCO FINI, Presidente della Camera: " E' un pregevole capolavoro che meritoriamente il Governo ha acquisito al patrimonio nazionale, rendendo un servigio al grande patrimonio culturale e artistico del nostro Paese".
ROBERTO CECCHI, rinviato a giudizio per danno erariale, oggi Sottosegretario, allora Direttore Generale per i Beni Architettonici, principale responsabile dell'atto: "Non si è trattato di un acquisto d'impeto, ci sono voluti due anni di consultazioni per arrivare all'acquisto".
La Corte dei Conti si è concentrata sulla valutazione che Cecchi dette alla perizia del venditore (la definì oggettiva) senza che l’attuale sottosegretario pensasse a coprirsi le spalle con lo straccio di uno studio indipendente.Nell’operazione, tra buchi e omissioni, i misteri del caso. Cecchi non riuscì a farsi dire da dove venisse davvero l’opera (finendo così per girare al pubblico del Tg 1 l’ipotesi della “derivazione fiorentina”: mentre il Cristo proveniva dagli Stati Uniti, dove era stato acquistato per diecimila euro)
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Due anni di consultazioni per l'acquisto di un falso. Possibile che non si siano informati sul reale valore di un'opera attribuibile a Michelangelo?
Tutti gli esperti sono concordi nel dire che varrebbe tra i 70 e gli 80 milioni di euro, mentre un falso d'epoca tra i 50-70.000 euro. Inoltre,invece di acquistare beni culturali, perchè non spender per salvare i tanti che già abbiamo, Pompei,ad esempio?!?
Andreotti disse " a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende "
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