Chi sarà stato il migliore per la redazione e i lettori?
Benvenuti al primo numero di una nuova rubrica con cui la redazione di Multiplayer.it e i suoi lettori incoronano e discutono il gioco del mese. Uno spazio in cui facciamo insieme il punto sui videogiochi usciti nel corso degli ultimi trenta giorni, per vedere se i nostri gusti sono i vostri e per esaltarsi insieme sui momenti più belli dei titoli che stiamo giocando in questi giorni. A inaugurare questa rubrica abbiamo il blasonatissimo e tostissimo XCOM 2, videogioco di strategia dalle nobilissime origini e ultima incarnazione di una saga che da sempre è sinonimo di tattica, incazzature demoniache e tristezza a palate quando ti muore il soldato preferito. Nelle votazioni della redazione XCOM 2 ha avuto una vita veramente facile. Gli unici che hanno cercato di impensierirlo sono stati Street Fighter V, che però è caduto sotto i colpi di una combo chiamata "server down" e "pochi contenuti", Firewatch, che tuttavia si è perso nei boschi seguendo voci alla radio, seguito da The Town of Light, a cui tuttavia è mancato lo spunto finale per farcela. Seguono a ruota Superhot, che forse è uscito troppo a ridosso di marzo per capitalizzare sufficiente apprezzamento e Far Cry Primal, la cui eccessiva similitudine con i capitoli precedenti ha senza dubbio pesato sul lungo termine, nonostante la possibilità di cavalcare un mammuth.
twittalo! Il gioco del mese: ecco qual è stato il titolo preferito dai lettori e dalla redazione per Febbraio!
La parola ai lettori
Sul fronte dei lettori la situazione è stata decisamente più avvincente. Rispetto ai redattori, che probabilmente hanno accesso a più titoli nel corso del mese, il pubblico si è concentrato più su ciò che magari aveva potuto toccare con mano, rispetto alla prospettiva di un bel gioco non ancora testato. Questo ha portato sì XCOM 2 a trionfare anche nel sondaggio aperto a tutti, ma a giocarsela fino all'ultimo c'è stato quel Far Cry Primal che non aveva brillato più di tanto tra i voti redazionali.


Lo strategico dell'anno?
Nel capostipite, ovvero UFO: Enemy Uknown, era normalissimo iniziare una missione, muovere il primo passo fuori dall'aereo con un operativo e vederlo morire a causa di un alieno appostato nelle vicinanze. Evento luttuoso a cui seguivano pugni sulla tastiera e caricamenti del salvataggio precedente. Ora le cose sono un po' cambiate e i vari livelli di difficoltà hanno reso l'approccio al gioco più morbido, ma non per questo le cose si sono fatte più semplici, anzi.

