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Il giornalista: un mestiere pericoloso

Creato il 24 novembre 2012 da Luigiderosa @Luigi2006
Il giornalista: un mestiere pericoloso

Il giornalista: un mestiere pericoloso

Caterina Malavenda e Luigi De Rosa


Ieri presso la sala consiliare del Comune di Piano di Sorrento
si è tenuto un forum sul giornalismo e la presentazione
di due testi il primo intitolato :"Le regole dei giornalisti", per le edizioni
Il Mulino, presente uno degli autori l'avv.Caterina Malavenda,il
secondo : "Napoleone il comunicatore" per Egea Editore presente alla
tavola rotonda l'autore Roberto Race. A fare gli onori di casa
Vincenzo Califano che dopo aver ricordato le vittime carottesi del terribile terremoto del 23 novembre 1980, ha introdotto la discussione raccontando la sua esperienza personale come cronista locale per "Il Golfo",la prima testata giornalistica che ha raccontato la Penisola Sorrentina.
In seguito la tavola rotonda,moderata dalla giornalista Anna Laudati, ha visto gli interventi di molte firme della cronaca locale che hanno dato il loro contributo prezioso alle discussioni incentrate su: diffamazione, legge "salva Sallusti, il carcere per i giornalisti,la diffusione delle notizie  e delle immagini sul web,il ruolo di Facebook e Twitter, le tanto temute querele  etc etc

Il giornalista: un mestiere pericoloso

Roberto Race e Luigi De Rosa

A questo proposito ricordo l'intervento di Johnny Pollio,oggi avvocato, ma un tempo firma combattiva del "Golfo", Fabrizio Guastafierro che ha messo in risalto la difficoltà delle testate giornalistiche a rendersi indipendenti economicamente , Salvatore Dare di Metropolis, ha raccontato la sua esperienza di cronista alle prese con le ingerenze dei  politici (di chi arriva a chiedere di leggere in anticipo quello che ha dichiarato l'avversario ).
Gennaro Pappalardo ha raccontato i suoi primi passi di cronista locale fino a giungere sulle pagine del Mattino,lo stesso ha fatto Antonino Siniscalchi   che ha emozionato raccontando i timori e le sofferenze del cronista che in coscienza deve sempre chiedersi se ciò che va a scrivere può rovinare una persona, a questo argomento si lega "il diritto all'oblio, introdotto da Michele Cinque (direttore di Positanonews) ; oggigiorno basta googlare il nome di una persona per ottenere da qualsiasi  motore di ricerca la sua intera biografia, ma è palese a tutti (meno agli archivi dei giornali?) che chi ha sbagliato e pagato nella vita, ha il sacrosanto diritto di non vedersi più sbattuto in prima pagina,o no?
Al forum è seguita la presentazione dei due saggi che ha moderato Antonino Pane, decano dei giornalisti sorrentini, che ha introdotto il notista politico del Fatto Quotidiano, Fabrizio d'Esposito autore di un lungo intervento su odii e rancori che serpeggiano in Parlamento indirizzati verso l'intera categoria rea di non piegarsi agli inciuci della boccheggiante Seconda Repubblica. L'avvocato Caterina Malavenda  ha introdotto il delicato tema del carcere per i giornalisti,il contradditorio è stato egregiamente interpretato dalla senatrice Teresa Armato e dal senatore Raffaele Lauro che hanno raccontato le lotte in corso in Transatlantico sul caso "Sallusti" e la riforma del Diritto all'Informazione che probabilmente si arenerà lunedì con buona pace di tutti.
Altro intervento da menzionare è quello di Vicenzo Iurillo sempre sul tema "carcere ai giornalisti"mentre la chiusura della kermesse è stata affidata a Roberto Race che ha accennato alle grandi lobby economico finanziarie che influenzano certa carta stampata.
Infine il successo dell'iniziativa di ieri è stato confermato dal parterre registrato  che era quello delle grandi occasioni, presenti in sala: il sindaco di Piano Giovanni Ruggiero, il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, l'ex sindaco di Sant'Agnello Gianmichele Orlando, l'ex sindaco di Meta Carlo Sassi, l'ex sindaco di Piano Geppino Russo autore fra l'altro di un interessantissimo inervento sull'esperienza della pubblicazione "Il Carottese", prima voce fuori dal coro quando tutti erano ai piedi dello Scudo Crociato.
di Luigi De Rosa

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