Provo a scrivere e riscrivere un racconto del giorno della discussione della tesi, ma non ci riesco.In realtà non ho provato delle emozioni così intense. Davanti alla commissione non ho vacillato. Non ho abbassato gli occhi. La mia voce non ha tremato di fronte alle toghe.Non mi è venuta la pelle d’oca. Volevo parlare. Raccontare il mio lavoro, scrutare l’effetto che faceva su docenti abituati a classiche tesi.Ho visto sorrisi da parte di tutti. E questo mi ha davvero riempito d’orgoglio.Mi sono sentita grande.
Dopo è venuto il salto della siepe, che non è stato tanto traumatico. La mia tecnica ha funzionato alla perfezione: prima una gamba e poi l’altra (molto lentamente).Sono stata insultata dagli amici, ma almeno posso dire di essere riuscita a superare (a mio modo) la fobia degli ostacoli.
Stretching prima della maratona con salto mortale triplo
Qualcosa è cambiato da quel giorno. Non so ancora definire che cosa.Ma l’unica cosa che so è che Canada è sempre più vicino e più reale.E un po' mi fa paura.