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Domani sentiremo come è andata. Il fatto è che un uomo per dirsi degno di questo nome e per assolvere i suoi doveri di padre e marito decente verso le diverse mogli, non può non acquistare il suo mouton. Sarebbe davvero il segno di una disfatta sociale, una vergogna per la famiglia, un dichiararsi fallito davanti a mogli e figli, per non parlare delle suocere. Così son due giorni che ogni venditore che si avvicina, non fa che pregare disperato di potere fare almeno una piccola vendita che gli mancano ancora tot soldi per l'acquisto del famigerato mouton. Chi non ce la fa, lo vedi subito da lontano. Il formaggiaio ci ha detto chiaramente: "Come faccio a dire ai miei figli che non posso comprare il mouton? Stamattina mi hanno chiesto come mai non ce l'abbiamo ancora in casa." E se ne è andato con la testa bassa. Anche la guardia ha chiesto un piccolo aiuto e dopo averlo ottenuto era felice come un bimbo ed ha fatto con piacere il turno di notte. Ma questa mattina, mentre si apprestava a correre dalla famiglia per fare le abluzioni prima di andare in moschea, finito il turno, ecco che arriva il pacco. Il cambio non è arrivato e non si è fatto trovare al telefono; scappato in moschea e poi a casa a sgozzare il suo animale. Il povero Abdu, si aggirava nella sua guardiola come un animale in gabbia, con gli occhi gonfi di sonno, cercando qualcuno che lo aiutasse a risolvere la situazione, col telefonino che continuava a suonare, forse la moglie che lo cazziava chiedendogli come mai non fosse ancora a casa a fare il suo dovere e la schiera di figli che chiedevano ma perché papà non torna. Essendo già stato aiutato nell'acquisto del mouton, volgeva di tanto in tanto verso di noi uno sguardo disperato, in cerca di un aiuto morale, scrollando la testa e borbottando"c'est pas serieux". Il cambio è arrivato solo verso mezzogiorno e Abdu è corso a casa, ma per quest'anno, la festa se la è perduta. Il suo mouton, per fortuna però, glielo ha ammazzato il fratello.
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