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Il giorno della memoria

Da Labottegadimelany

Da quando ero piccola, mia mamma mi ha sempre raccontato delle storie della guerra che lei ricorda molto bene.

Mi ha raccontato dei campi di prigionia degli inglesi dove è stata e di quello dove fu imprigionato mio nonno, all’epoca ufficiale dell’esercito.

Mi ha raccontato di bombe e bombardamenti, di sveglie nel cuore della notte, della paura e della fame….

La storia più vera non è quella che si impara sui libri ma quella che si tramanda nei ricordi delle persone.

Ho letto il diario di Anna Frank. Ho letto Se questo è un uomo. Ho letto l’amico ritrovato. Ho letto la tregua.

Ho visto la lista di Schindler un sacco di volte. Ma nessun film può lontanamente avvicinarsi alla realtà.

Il fatto che sia accaduto e tutti (o quasi condannino) non vuol dire che non possa accadere di nuovo.

Bisogna ricordare per tramandare. Un uomo senza passato non può avere futuro.

Questo è il mio modo di celebrare la Giornata della Memoria. Ho approfittato di questa sfida, con la parola Remember, perfetta per il mio proposito.

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Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi


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