Si dice spesso che la discordia sia un tratto caratteristico del popolo greco. Non so se il carattere di un popolo dipenda dalle vicissitudini del paese o piuttosto le vicissitudini del paese formino il carattere di un popolo, ma leggendo la storia della Grecia, ci si rende conto della veridicità dell'affermazione. I greci stessi in momenti di autopsicanalisi se la riconoscono e non di rado si autofustigano ma tant'è.... Non che sia una peculiarità tutta greca, figuriamoci!! Il “tutti contro tutti”che equivale a vedere un piccolo frammento di un grande insieme, è uno sport cui ci si dedica più con crescente che calante zelo un po' ovunque. Fortuna che ai giorni nostri si consuma tutto un un battibecco da cortile e lì finisce!
Ma la concordia, che è un dato culturale, si può sempre raggiungere. Il giorno del 25 marzo (grande festa religiosa e nazionale) è un esempio di come tutto il paese da nord a sud, dalle isole dell'egeo a quelle dello ionio sia concorde e mangia quello che viene definito “il pesce di montagna”, cioè il baccalà con la skordalià. Pesce di montagna perchè in epoche ance abbastanza recenti, era l'unico pesce cui avevano accesso gli abitanti dei paesi di montagna.Nell'unico giorno quindi della quaresima cui è permesso consumare proteine animali, ma esclusivamente pesce, niente carni o latticini, in qualsiasi casa greca si entri, si sente lo sfrigolio del pesce che frigge e l'odore dell'aglio che aleggia nell'aria.La skordalià fino a qualche anno fa la preparavo esclusivamente con le patate. Poi mi si è aggiunta quella di barbabietole e non riesco più a farne a meno. Questa con le mandorle è scoperta recente, l'ho vista qui e l'ho preparata subito e con estrema soddisfazione. Poi ce n'è un'altra, di mollica di pane, ma non l'ho mai provata e ora che mi ricordo, mia mamma ne fa una spettacolare con le noci. Finisco di scrivere il post e corro a telefonarle!Nota: l'autrice della ricetta usa parecchio più aglio e aggiunge anche un poco di scorza grattugiata di limone. Suggerisce inoltre, ma facoltativo, l'aggiunta di yogurt greco.Ingredienti: (a occhio)
- 1 manciata di mandorle sgusciate
- la mollica di una fetta di pane
- 1 patata media lessata
- aglio a piacere (io ho messo 2 spicchi)
- 1 cucchiaio da minestra di aceto bianco
- olio di girasole o evo
- sale
- pepe bianco macinato fresco
Far bollire dell'acqua e stacca il bollore spegnere il fuoco. Versare dentro l'acqua bollente le mandorle sgusciate e lasciarle per 1 minuto. Mettere a mollo in acqua fredda la mollica di pane. Scolare le mandorle, lasciarle raffreddare un po' e togliere la buccia. Metterle nel frullatore con gli spicchi di aglio sbucciati e un poco di sale. Frullare fino a ridurre il tutto a sabbia. Sbucciare la patata, tagliarla a dadini e aggiungerla nel frullatore. Strizzare la mollica di pane e unirla agli altri ingredienti nel frullatore insieme all'aceto. Versare un po' di olio e dare un giro. Spegnere, aggiungere un altro poco di olio e continuare così fino a cremosità desiderata. A me sono occorsi circa 50 ml di olio. Macinare del pepe bianco, aggiustare di sale e la skordalià è pronta. Trasferire in un contenitore con coperchio e sistemare in frigo per qualche ora. Togliere dal frigo 10 minuti prima di consumarla per accompagnare filetti di baccalà fritti e verdure in pastella.