Magazine Poesie
Il giorno in cui il loto fiorì
ahimè la mia mente vagava distratta
e io non me ne accorsi.
Vuoto rimase il mio canestro,
il fiore rimase negletto.
Solo, di tanto in tanto,
scendeva in me la tristezza
dal sonno mi destavo all'improvviso
e sentivo la presenza dolce di
una strana fragranza
del vento del sud
Quella vaga dolcezza
come desiderio tormentava il mio cuore
sembrava l'alito ardente dell'estate
in cerca di soddisfazione.
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RABINDRANATH TAGORE
Dal sonetto XX