Ieri sera sono stata al cinema a vedere Il giovane favoloso di Mario Martone.
Sebbene il film sia concentrato sulla figura di Giacomo Leopardi, l’ho trovato molto approssimativo, non completo, non esaustivo e vuoto.
Non un lavoro il cui climax rapiva e stimolava, quanto più una macchinosa costruzione casuale di elementi collocati come lanciati a caso nelle scene e nelle singole inquadrature.
Scarso. Come l’intera recitazione.
Ragionando in termini di fotografia e ritmo autoriale lo stile è da sceneggiato Rai.
Zero identificazione, zero coinvolgimento, zero accrescimento e riflessione per lo spettatore.
Una bassezza compositiva retorica vomitata in modo misero, come la scelta della colonna sonora inappropriata pronta a far apparire il poeta come un adolescente/adulto (odierno) incompreso e succube degli eventi, costruito su una struttura malinconica che non c’era, non si avvertiva e non portava da nessuna parte, se non a uno sfrontato cinismo misto a ilarità.
Breve e concisa, senza troppe motivazioni, penso che un prodotto di questo tipo sia adatto solo a un pubblico televisivo annoiato.
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