Trieste sedotta dal giovane Wagner. Das Liebesverbot (Il divieto d'amare), opera scritta a 21 anni sul testo di 'Measure for Measurè di Shakespeare, andata in scena una sola volta in Italia nel 1991, ha aperto con successo ieri sera la stagione lirica e di balletto 2014-2015 del Verdi di Trieste. Il sovrintendente Claudio Orazi, alle prese con il difficile compito di rimettere a posto i conti della Fondazione, ha quindi vinto la scommessa. Ha 'apertò con un'opera quasi sconosciuta, ma alla fine gli applausi del pubblico hanno fatto capire che la scelta era quella giusta. Hanno convinto sia la regia di Aron Stiehl ripresa da Philipp Krenn, sia le scene e i costumi di Jurgen Kirner e Sven Bindseil sia la compagna di canto dove, su tutti, hanno brillato le voci femminili di Lydia Easley (Isabella), Francesca Micarelli (Dorella) e Anna Shoeck (Marianna).
Ma gli applausi più convinti sono stati per il 'vicariò del re in Sicilia, Tuomas Pursio, un Friedrich convincente. Oliver von Dohnanyi ha diretto con precisione e personalità una partitura affatto semplice. La vicenda è ambientata nella Palermo del XVI secolo con il popolo intento a festeggiare il carnevale e gli eccessi d'amore proibiti, invece, dal vicario del re. Alla fine tutto ritornerà al suo posto con Friedrich costretto a capitolare davanti alle avances di Isabella. Das Liebesverbot - che sarà in scena il 20 e 21 dicembre e il 2, 3 e 4 gennaio 2015 - è una nuova produzione del Bayreuther Festspiele e l'Oper Leipzig in collaborazione con la Fondazione triestina che ieri sera ha avuto anche il consenso del pubblico.