Era un sospetto, un’intuizione, per qualcuno addirittura una convinzione. In molti pensavano che il suicidio di Doriano Molla, un ragazzo della zona di Varese che si uccise nel parco del Ticino, fosse legato alla storia terribile e macabra delle Bestie di Satana. Ora il Gip del Tribunale di Busto Arsizio ha deciso che le due vicende non sono collegate, che Doriano non fu una delle vittime delle Bestie.
Doriano Molla uscì di casa la sera del 26 settembre 2000. Quando i genitori non lo videro tornare fecero partire le ricerche. Passarono settimane, mesi: il 27 dicembre il corpo del ragazzo venne trovato nella valle del Boia, all’interno del Parco del Ticino. Era impiccato, inttorno al collo aveva due giri di filo elettrico. La famiglia avanzò sospetti da subito ma le denunce divennero concrete quando si scoprirono i delitti di Andrea Volpe, Nicola Sapone, Paolo Leoni, Mario Maccione: il gruppo che, in sede giudiziaria, venne identificato come Bestie di Satana. Fu la mamma di Doriano, Flaviana Cassetta, a iniziare una dura battaglia perché il fascicolo riguardante la morte del figlio venisse riaperto. La donna era, ed è ancora convinta che Doriano non si sia suicidato ma sia stato ucciso dalle Bestie di Satana. Ora il gip ha deciso di archiviare il caso. La morte di Doriano Molla resta un rivolo separato dal fiume scuro e opaco rappresentato dai folli delitti delle Bestie di Satana.