Il giro di svizzera 2013 ha un dominatore, si chiama rui costa

Creato il 17 giugno 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Ferdinando Cocciolo

Il Giro della Svizzera 2013 si chiude con il dominio del portoghese Rui Costa e con Peter Sagan, che promette faville al Tour de France, tra i grandi protagonisti.

Il Giro dellaSvizzeraè  la quarta gara a  tappe più importante del calendario mondiale, dopo il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta di Spagna. Una corsa di prestigio cheha spesso visto la vittoria di corridori italiani, l’ultimo dei quali è stato Francesco Casagrande nel 1999. La corsa elvetica è anche per moltil’ideale preparazione per il Tourde France ed anche per il Campionato Italiano che, di solito, precede di una settimana l’inizio della Grande Boucle.

Rui Costa vince il Giro di Svizzera 2013 – da sports.fr

Tra i nostri, Moreno Moser della Cannondale e Diego Ulissi della Lampre Merida hanno affrontato la gara in terra svizzera proprio con il pensiero rivolto alTour, dove vorranno lasciare il segno, dopo una prima fase della stagione nella quale, nelle grandi classiche, hanno reso al di sotto delle aspettative.Il nipote del grande Francesco ha corso soprattutto al servizio di Peter Sagan, vincitore di due tappe (una con arrivoin salita), che ha dimostrato di essere in gran forma in vista di un Tour che lo vedrà capitano designato insieme a Moreno. I due si divideranno i gradi di capitano a seconda dei tracciati, ma Sagan ha ulteriormente confermato di essere un corridore completo, capace di primeggiare su tutti i percorsi.Per quanto riguarda Diego Ulissi, uno dei più promettenti corridori del panorama ciclistico nazionale (soprattutto per le gare di un giorno) è stato sfortunato, complice una caduta durante la settima tappa.

Per trovare un corridore italiano nella classifica finale, dominata da Rui Alberto Costa della Movistar, bisogna risalire alla ventunesima posizione, dove troviamo Michele Scarponi. Potremmo dire, per le grandi gare a tappe, per fortuna che c’è Vincenzo Nibali (il re del Giro), altrimenti sarebbe davvero notte fonda per il nostro ciclismo. Ma bisogna anche analizzare le diverse contingenze delle stagioni agonistiche e dunque trovare Scarponi in quella posizione non è scandaloso, considerando le sfortune del marchigiano (caduto anche lui inun paio di tappe) e gli obiettivi che probabilmente non potevano essere importanti, dopo un duro Giro d’Italia disputato a tuttae concluso comunque in quinta posizione.

Dicevamo di Rui Costa, il vero protagonista della massima gara a tappe elvetica. Già vincitore l’anno scorso, ha dominato siain salita, sia a cronometro. Ha trionfatonella settima tappa con arrivo a La Punt, dopo aver scalatola dura salita dell’Albulae battendol’olandese Mollema  e l’americano Van Garderen, che già si propone come alternativa, nella BMC per il Tour, al compagno di squadra Cadel Evans.E poi l’ apoteosi, nella cronometro finale di Flumsemberg, dove il portoghese ha praticamente sbaragliato la concorrenza, davanti ad un ottimo Kangert (Astana), Mollema, settimo Roman Kreuziger. Primo degli italiani proprio Michele Scarponi, al quattordicesimo posto, che ha dimostrato, al di là di tutto, di avere una buona condizione fisica che gli potrà permettere di guardare con una certa ambizione ai campionati italiani su strada in Trentino di sabato prossimo.

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