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Il giudice indiano: “Italiani in cella”

Creato il 05 marzo 2012 da Alextog @sandratognarini

Il giudice: i marò vadano in cella – Corriere.it. Questa vicenda è lo specchio fedele di un minuscolo paese, l’Italia, che sul piano internazionale non conta nulla. E non ci sono più nemmeno Berlusconi e Frattini ai quali dare la colpa. E il fatto che la leader del maggiore partito indiano, Sonia Gandhi, sia di origine italiana non facilita ma complica la soluzione di questa storia.

Vi immaginate come si sarebbero comportate le amministrazioni statunitense o britannica affrontando una simile questione? Dal punto di vista degli interessi nazionali, noi avremmo dovuto comportarci con l’India come gli Stati Uniti nei nostri confronti al tempo del Cermis. E, sempre al tempo del Cermis, avremmo dovuto comportarci con gli Stati Uniti come l’India si sta comportando nei nostri confronti. Così, e non in altro modo, si viene rispettati dai governi stranieri. Da che mondo è mondo, è la forza (della diplomazia, del denaro e, alla fine, anche delle armi) che regola i rapporti internazionali.

Spiace dirlo, ma solo Craxi, al tempo dei fatti di Sigonella, si è comportato esattamente come si deve comportare un capo di governo. Con dignità e onore.

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