Spesso quando si deve comprare un passeggino i futuri mamma e papà si trovano di fronte a termini mai sentiti prima. La distinzione tra navetta, ovetto e passeggino deve essere ben chiara per fare un acquisto che sia ragionato e scelto in base alle proprie esigenze.
Per navetta (chiamata anche navicella) s'intende quella carrozzina da applicare al telaio del passeggino. Spesso non è presente nei passeggini duo, anche se il suo acquisto viene consigliato. E' uno degli oggetti più utili da usare nel primissimo periodo dopo la nascita del bebè: nei primi tre mesi, infatti, il neonato ha un corpo ancora fragile, pertanto avrà bisogno di stare spesso sdraiato a 180 gradi. L'ovetto inizia ad avere un ruolo primario a partire dai 6 mesi in poi, quando la schiena del bimbo sarà più solida per sopportare la posizione semi-sdraiata.
Entrambi, navetta e ovetto, devono essere omologati per l'automobile. Per i primi tre mesi gli spostamenti in auto sono consigliati con la navetta, che dovrà essere dotata di tutto il kit della sicurezza, come i ganci e la fascetta addominale. Solo successivamente sarà l'ovetto a diventare il seggiolino di viaggio del vostro piccolo, anche in questo caso è necessario che rispecchi i requisiti richiesti e che sia installato rigorosamente sui sedili posteriori della vettura.
Il passeggino propriamente detto ha invece lo schienale reclinabile che deve avere la possibilità di posizionare il bimbo sia in posizione seduta che orizzontale. I bambini hanno bisogno poi di ambienti sempre puliti, ecco perché è necessario che il passeggino sia sfoderabile, in modo tale da poterlo lavare tutte le volte che lo ritenete necessario.
Una corretta distinzione di questi tre elementi e del loro uso è fondamentale per chi si accinge a comprare un passeggino, in modo tale da poter decidere tra un duo e un trio con cognizione di causa.
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