Fa impressione incontrare sulla spiaggia di Lerici, dove è nato e vive, un personaggio così fuori del tempo.
E che emozione, quell'incontro, così come lo racconta Alessandra Iadicicco, sulle pagine di Tuttolibri, e che nonè con un autore di best-seller, uno di quelli che scala le classifiche e va in televisione. Angelo Tonelli, figurarsi, è un filologo, mestiere oscuro e faticoso, anche se dalla splendida etimologia: amico della parola. E' stato allievo del filosofo Giorgio Colli, da sempre si immerge nelle pagine di Kant, Nietzsche e Schopenhauer (e non so se questo possa essere misura di una vita serena), ma soprattutto è il grande traduttore dei Greci classici. Con undici anni di paziente lavoro ha consegnato alla nostra lingua tutte le tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide.
Non possiedo nessuna competenza che possa arrivare all'altezza delle sue scarpe. Ma mi piace quell'incontro, mi piace quella scelta di vita non in una città di librerie ed editori, ma là, con il Mar Ligure davanti, e Portovenere, le Cinque Terre, il Golfo dei Poeti che Tonelli ha ribattezzato Golfo degli Dei, perchè a volte la mitologia riesce anche in questo, riesce a stendere la sua tavolozza dei suoi colori anche sul mondo in cui viviamo.
E allora il Mar Ligure potrebbe davvero essere l'Egeo, il mare solcato dagli eroi della guerra di Troia. Quel mare, o un altro mare, quello delle parole che possono essere oceano e viaggio che dura una vita.