Alzi la mano chi non ha mai letto, almeno una volta, un articolo di gossip. La nascita del figlio di Belen, l'ultimo flirt della Canalis, e chi più ne ha più ne metta. Un continuo “ficcare il naso nelle vite altrui”, che in certi casi si trasforma in vera e propria passione, specie per quelle donne che ogni settimana o ogni mese si precipitano in edicola per prendere l'ultimo numero del loro rotocalco preferito.
Proprio di questo ha approfittato il giornalista piemontese Cristiano Sabre, classe 1984, che da ben 10 anni svolge la sua professione presso alcune testate locali e non, e che, per diletto e soddisfazione personale, ha raggiunto il suo obiettivo: vedere pubblicato il suo primo libro, dal titolo "Generazione Vip- I miei 10 anni di interviste ai famosi" (Edizioni Canova, pp. 282, 15,00€).
Una raccolta divertente, curiosa e ironica delle sue interviste a diversi personaggi dello spettacolo (e non) italiano, incontrati durante inaugurazioni, serate ed eventi mondani che si sono tenuti in Piemonte e in Liguria. Come non citare, ad esempio, il famoso Festival di Sanremo, a cui il giovane ha partecipato più volte in qualità di inviato per i giornali e le emittenti televisive per cui lavora.
L'autore, contattato dalla redazione di Le News, ha definito il suo libro “un tesoretto di curiosità nazional-popolari ed informazioni ‘di colore’ di cui sono il principale messaggero. Le stesse che ho voluto condividere con i lettori, attraverso un mio lungo itinerario che parte dall’anno 2003”.
Durante la lettura, infatti, non vengono svelati solo alcuni segreti e peccati di gola dei beniamini italiani, ma anche parte delle peripezie compiute dallo stesso Sabre per poter intervistare, di volta in volta, il famoso di turno. Il tutto in una forma molto scorrevole e con una semplicità tale da far apparire calciatori, attori, veline e comici come “uno di noi”, utilizzando il verso di una canzone di Ivana Spagna, giusto per citare una delle artiste di cui si parla nella raccolta.
Ma la vera trovata del giornalista, promosso a pieni voti anche come scrittore, è stata quella di unire il dilettevole all'utile, capovolgendo il famoso detto. Il libro, il cui genere può ovviamente piacere o meno (nel dubbio è sempre meglio leggere un testo prima di giudicarlo, ndr), ha un fine molto serio: la solidarietà. Parte del ricavato delle vendite del libro, infatti, verrà devoluto in beneficenza al reparto di neonatologia dell'ospedale "Sant'Anna" di Torino.
Alla domanda “perchè ha scelto proprio la Fondazione Crescere Insieme Onlus”, il giovane piemontese risponde in modo umile senza troppa esitazione: “La fortuna di potermi avvalere sin dalla mia nascita di salute e possedere le facoltà necessarie per aiutare il prossimo, mi ha portato a proporre il mio curioso progetto editoriale al dottor Daniele Farina. Lo stesso che, dopo le sue dovute valutazioni, lo ha approvato, insieme all’organizzatrice degli eventi Gloriana Cumino e tutto lo staff, che colgo l'occasione di ringraziare”.
Un'idea molto ben studiata e seguita nei minimi dettagli, tant'è che durante le varie presentazioni del libro che inizieranno a metà maggio e che, al momento, toccheranno principalmente le località della provincia di Cuneo e di Torino, sarà presente un “bussolotto” per raccogliere eventuali altri fondi che il pubblico deciderà di donare volontariamente all'ospedale.
“Uno su mille ce la fa” cantava Gianni Morandi, un altro dei VIP di cui si racconta nel libro. Chissà che quell'uno non sia proprio Sabre.