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Il Governo che ama FARE piuttosto che PARLARE

Creato il 20 aprile 2011 da Quattroparole

Un governo che si occupa solo di magistratura? Un premier ossessionato dai pm, e che trascura per questo i problemi del Paese? Neppure per sogno, e la sinistra lo sa benissimo. Del resto parlano i fatti.

  • In economia, quello italiano è il governo che ha reagito meglio in Europa alla crisi. E, alla luce della retrocessione avvenuta ieri del debito pubblico americano, nonché della situazione in cui si trova il Giappone (e non per lo tsunami), questo giudizio si estende all’intera area occidentale.
  • L’Italia ha infatti contenuto il debito pubblico sostanzialmente ai livelli pre-crisi, mentre il debito Usa è giunto al 100 per cento del Pil e quello del Giappone è al 230 per cento. Quanto al deficit, l’Italia è ormai poco sopra il 4 per cento, quindi vicina a rientrare sotto il tetto europeo del 3, cosa che farà nel 2012, mentre nel 2014 è previsto il sostanziale pareggio di bilancio: un risultato mai ottenuto nel dopoguerra.
  • L’Italia non è né è mai stata un paese a rischio come Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna.
  • Tutto ciò senza aumentare di un euro le tasse né prelevare soldi dalle tasche dei contribuenti per finanziare le banche, come hanno invece fatto Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna.
  • La nostra disoccupazione è sì aumentata, me resta largamente al di sotto della media europea e di quella americana. E ben 40 miliardi di euro sono stati messi a disposizione per finanziare gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione.
  • Sulla sicurezza, è stata condotta una guerra senza quartiere e senza precedenti alla mafia, alla camorra e alla ‘ndrangheta, che ha riportato lo Stato nel Sud. Una guerra che ha condotto all’arresto di quasi tutti i trenta maggiori latitanti.
  • Sono state realizzate e sono operative varie misure che hanno fatto drasticamente calare i reati comuni, la microcriminalità urbana e consentito i censimenti di clandestini e rom. Finché non sono esplosi – certo non ad opera dell’Italia – i conflitti in Libia, Tunisia ed Egitto, sono stati anche bloccati gli sbarchi di clandestini; segno che gli accordi con quei governi, tanto criticati, in realtà funzionavano.
  • Con la guerra, alla quale l’Italia ha lealmente aderito con le proprie modalità (e non con quelle imposte da altri), il problema si è riproposto. Ma il governo ha saputo farvi fronte in accordo con le regioni, pur essendo stato completamente lasciato solo dagli altri paesi europei, in particolare dalla Francia.
  • Su questo punto è davvero bizzarro quanto ha scritto ieri Repubblica: “In questi giorni l’Italia sta prendendo congedo dal resto dell’Europa”. Proprio nel giorno in cui anche in Finlandia, perfino nella Finlandia patria del politicamente corretto, si affermano partiti antieuropeisti e xenofobi. E la stessa cosa accade in Francia, in Germania, in Olanda, in pratica in tutto il Nord dell’Unione europea. Non sarà invece vero che l’Europa sta prendendo congedo da se stessa, e che il governo italiano è uno dei pochi ad aver rispettato patti e vincoli?
  • Il governo ha realizzato la riforma completa della scuola, dalle elementari all’università. Riforma che dopo aver essere stata strumentalizzata dalla sinistra, attraverso la piazza, ora sta andando a regime è dispiegando i suoi benefici effetti. E’ la prima riforma che si fa dal dopoguerra.
  • E stata completato il riordino del sistema previdenziale, con la parità uomo-donna e con l’aggancio alle aspettative di vita. Abbiamo ora la miglior previdenza d’Europa, senza più problemi di bilancio pubblico, e senza avere intaccato la coesione sociale.
  • E’ stato varato il federalismo, dopo anni di chiacchiere e di provvedimenti inutili e dannosi della sinistra, come il federalismo finto della sinistra del 2001, con tanto di modifica (l’unica) della Costituziona: causa dei dissesti di bilancio di regioni e comuni, a qui stiamo mettendo rimedio.
  • Siamo predisponendo norme per bloccare le mire straniere sulle nostre aziende strategiche. Se l’Italia fosse davvero così poco attraente, pensate che i francesi o chi per loro verrebbero a fare shopping delle nostre aziende? Difendere questi settori significa anche tenere qui capitali e lavoro.
  • La riforma del fisco è avviata e sarà presentata entro maggio. Con essa è ripartito il piano delle opere pubbliche, che ha già visto il completamento dell’alta velocità fino a Napoli (e che arriverà a Reggio Calabria) ed ha ripreso i lavori sulla Salerno-Reggio, abbandonata a se stessa dal governo precedente.

Certo, tra le priorità c’è anche la riforma della giustizia e la fine della malapianta della politicizzazione di alcune procure. E’ anch’essa una riforma importante, sentita dalla gente, e che nasce dalla persecuzione cui una sola parte politica, la nostra, è stata vittima da 16 anni a questa parte. Mentre altre godono di immunità e impunità. Il caso della revoca del carcere duro ai boss mafiosi nel 1993 – governo Ciampi, e Scalfaro al Quirinale – parla per tutti. Per anni sui giornali e sulla tv di Stato si sono costruiti teoremi per dimostrare che quei favori alla mafia l’aveva fatti, in pratica, Silvio Berlusconi. Varie procure hanno aperto e riaperto inchieste servendosi di testi tutti inattendibili, come Spatuzza e Ciancimino jr. Finché si è scoperta la verità perché un ministro del centrosinistra dell’epoca, Conso, l’ha ammessa. Qualcuno a sinistra se ne è scandalizzato? E’ andato a chiedere conto pubblicamente ai potenti di allora?
Questi sono i fatti. E nulla può smentirli.


Filed under: Analisi Politica

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