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Il governo dei gamberoni. La parola d'ordine è: “Dietrofront”. Continua la vergogna di un esecutivo senza idee
Creato il 09 gennaio 2014 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Non se ne può più. Che questo fosse un governo democristiano “dentro” lo si sapeva. Che, come facevano i vecchi leader della Balena Bianca, ogni questione diventa prioritaria a seconda della platea a cui ci si rivolge, era lapalissiano. L'unica differenza consiste nel fatto che la vecchia DC non aveva così tanti ladri al suo interno, mangiavano meno di questi che non riescono a staccare la spina neppure degli altissimi affitti dei palazzi della politica. Che il governo avesse pianificato il taglio degli stipendi degli insegnanti della scuola pubblica, è un dato di fatto incontrovertibile. Il problema è che tutti hanno taciuto fino al momento in cui il recupero dei danè sarebbe dovuto diventare effettivo, cioè con lo stipendio di gennaio 2014. La conseguenza del “far finta di niente”, rispetto alla richiesta di rimborso delle somme indebitamente percepite, sarà quella che non ci saranno i corsi di recupero per studenti in difficoltà, i corsi di aggiornamento degli insegnanti, i progetti speciali che ogni scuola aveva programmato. Il ragionamento è semplice: la ministra Carrozza aveva progettato tutto questo ben di dio basandosi su cosa? Sul finanziamento extra del MEF? Siccome è improponibile pure pensarlo (un aumento del bilancio a disposizione del ministero della Scuola), significa che la ministra sapeva esattamente da dove le sarebbero arrivati i soldi. E allora, diciamo noi, perché ha fatto finta di non saperne nulla proprio come chi cade dal pero svegliandosi di soprassalto? I matrimoni d'interesse, o contronatura, sono destinati a durare pochissimo perché, prima o poi, uno dei coniugi o scappa o cornifica. Questi del LettaLetta, pur di continuare a governare, venderebbero la mamma, la nonna, la zia e fors'anche la moglie e le sorelle. Chiudiamo con la notizia degli arresti e degli avvisi di garanzia agli amministratori aquilani per il lucro sul sisma del 6 aprile 2009. Fin quando a ridere del terremoto e dei morti erano personaggi estranei alla comunità locale, si poteva anche diabolicamente capire, ma sapere che cittadini dell'Aquila hanno approfittato di una situazione ad altissima drammaticità, ci indigna. Nei loro confronti, gli sciacalli sono canidi in smoking.