Le notizie positive degli ultimi giorni sono tante, nonostante il maltempo e i danni causati al Paese nelle ultime ore da veri e propri alluvioni , affiancati subito dopo dal rincaro dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità sul mercato e da quello della benzina.
Ma andiamo con ordine a valutare, invece, ciò che di positivo pare si stia verificando, comunque, in quello che é stato il Paese dell'Ujamaa.
E incrociamo, benauguranti, le dita.
Ad Arusha, ad esempio,che oltre ad essere una cittadina del Tanzania ,nota nel mondo sopratutto quale sede del Tribunale Penale Internazionale per i crimini commessi in occasione del genocidio in Rwanda del '94, è anche un borgo pedemontano, idoneo per realizzare escursioni sui pendii del Kilimangiaro, per conto del nuovo Governo, uscito dalle ultimissime elezioni, si realizzerà un'opera completa di costruzione e/o ammodernamento delle principali strade cittadine allo scopo d'incentivarne il turismo.
Il turismo è noto che é una fonte di reddito importante e, negli ultimi tempi, le richieste delle agenzie, che lo praticano, si sono moltiplicate a dismisura rispetto agli anni passati.
Questo ha indotto così l'amministrazione comunale, considerando anche i nuovi obblighi del Tanzania in quanto sede delle istituzioni della Comunità dell'Africa Orientale (EAC), ad uno stanziamento di ben 3,2 milioni di euro, che verranno impiegati per ammodernare le arterie già esistenti o costruirne di ex-novo.
Inoltre si provvederà anche a rafforzare le strutture di molti viadotti, che risalgono, per data di costruzione, addirittura al periodo coloniale.
E molto altro ancora si farà per migliorare il decoro urbano specie per locali pubblici e luoghi di raduno.
Anche la piscicoltura poi, in particolare nella zona di Kagera (nord-ovest), sta vivendo un momento molto positivo.
Saranno, infatti, ripristinati, due ampi bacini, in località Katoma, per l'allevamento di specie ittiche tropicali.
Questo progetto è anche finanziato dal concorso, in moneta sonante, degli USA ,con una sovvenzione di 13, 3 milioni di dollari.
L'importanza della realizzazione di questo progetto è sopratutto l'andare incontro a quegli agricoltori, che non possono più esercitare il loro mestiere a causa di alcune malattie delle piante, che hanno decimato loro i raccolti.
Come è già accaduto, ad esempio, per alcuni bananeti.
Pertanto questi ex-agricoltori si ricicleranno e impareranno ad essere invece piscicoltori e lo faranno attraverso dei corsi di formazione, programmati in precedenza.
Nel settore dell'allevamento del bestiame, anche qui, le cose vanno decisamente a gonfie vele.
C'è stato,sempre secondo fonti ufficiali, un aumento considerevole quest'anno tanto del patrimonio bovino che ovino.
Si parla di 23 milioni di capi bovini nel 2011 contro i 15, 2 del 2006.
E gli ovini allevati sono attualmente ben 21 milioni contro i 10 di solo qualche anno fa.
Insomma incentivi governativi, aiuti esterni e laboriosità della popolazione locale tutto sta contribuendo, a quanto pare, a far decollare il Tanzania nel contesto africano e non solo.
E questo a soli 50 anni dall'indipendenza raggiunta.
Pertanto, senza ombra di dubbio, chapeau al Governo ma, sopratutto, al popolo di Tanzania che, passo dopo passo, pole pole appunto, realizzerà con le proprie forze e la propria perseveranza il "miracolo".
Quel "miracolo" di cui qualcuno, che lo conosceva bene, in un certo senso aveva ampiamente profetizzato a suo tempo.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)