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Il governo spegne la sigaretta elettronica: “Vietata ai minori e nelle scuole”

Creato il 30 luglio 2013 da Moveup
Il governo spegne la sigaretta elettronica: “Vietata ai minori e nelle scuole”

Il governo spegne la sigaretta elettronica: “Vietata ai minori e nelle scuole”

Il governo spegne la sigaretta elettronica ai minorenni. E’ entrata in vigore oggi l’ordinanza che vieta  l’utilizzo delle e-cig ai minori di 18 anni e, in particolar modo, che le bandisce dagli istituti scolastici, dunque divieto assoluto peri minorenni di fumare sigarette elettroniche (in presenza di nicotina) e nei locali chiusi delle scuole. L’ordinanza in questione è quella firmata dal ministro della Salute lo scorso 26 giugno pubblicata in Gazzetta ufficiale ieri e in vigore, per l’appunto, da oggi 30 luglio. L’ordinanza ha efficacia di un anno.  Ma nel frattempo il Consiglio dei Ministri ha varato un ddl più organico, sempre a firma del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che una volta in vigore dovrebbe sostituire l’ordinanza.

Una presa di posizione che andrà di pari passo a una “corretta informazione” sui prodotti che vengono venduti. “Non vogliamo dire – ha spiegato ministro della Salute Beatrice Lorenzin – che la sigaretta elettronica è più pericolosa della sigaretta normale, ma non va utilizzata come uno strumento innocuo. Il fumatore deve essere informato di quello che utilizza”. Gli “svapatori”,  purché sopra i 18 anni, possono ancora  accendere senza limitazioni i loro apparecchi nei luoghi pubblici.

Sono già un milione, ma il numero cresce di giorno in giorno, gli italiani che hanno abbandonato le “classiche” sigarette per scegliere la via del fumo elettronico, armandosi di kit con ricarica e vaporizzatore. Un vero boom, che coinvolge ormai il 10% dei fumatori tradizionali, e che sembra destinato a crescere, nonostante il divieto di vendita ai minorenni e di utilizzo nelle scuole stabilito oggi dal ministro Lorenzin, che di fatto avvicina le sigarette elettroniche alle «bionde» tradizionali, anche se non c’è ancora il divieto di fumo “elettronico” nei locali pubblici. Stando ai dati dell’Anafe, l’Associazione nazionale fumo elettronico, sono circa 2.000 i negozi sparsi in tutta Italia per vendere le e-cig, ma anche qui con una crescita esponenziale, basata sul franchising, che rende impossibili stime più accurate. Un mercato che secondo alcune stime potrebbe arrivare già entro il 2013 alla quota di mezzo miliardo di euro, ma che già alla fine del 2012 superava quota 200 milioni. Un fenomeno in crescita costante, che vede oggi impegnate quasi una decina di aziende, che danno lavoro a 5 mila addetti.

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Da Mario Di Maggio
Inviato il 08 agosto a 00:22

Sono uno svapatore, utilizzo una Fumok e con la sigaretta elettronica posso dire di trovarmi bene. Ho sempre fumato nei luoghi pubblici senza problemi, mi pare un divieto eccessivo...