Il GP degli Stati Uniti ci lascia una certezza: il meglio deve ancora venire

Creato il 24 novembre 2012 da Ilnazionale @ilNazionale

24 NOVEMBRE - Rimane solo un ultima gara nel mondiale 2012 e come prevedibile sarà quella decisiva per l’assegnazione del titolo di campione. Con Hamilton e Raikkonen ormai matematicamente fuori dai giochi nonostante gli exploit degli ultimi due gran premi, la lotta è fra i 2 più talentuosi piloti in circolazione: Vettel e Alonso.

Una buona gara ad Austin e un gioco di squadra ai limiti della sportività (i meccanici di Maranello hanno volontariamente manomesso l’auto di Massa per farla retrocedere in griglia cosi da avanzare Fernando e farlo partire nel lato pulito della pista) hanno permesso all’asturiano di tenere ancora aperti i giochi. Lo spagnolo, però, deve ringraziare Hamilton per aver strappato la prima posizione al campione del mondo in carica dopo una rincorsa durata 42 giri. Quest’ultimo forse impaurito dalla possibilità di compromettere un anno con un errore è parso anche eccessivamente arrendevole. Altro biglietto di ringraziamento dev’essere recapitato ai meccanici Lotus che hanno ritardato Raikkonen quel tanto da farlo uscire fuori dalla zona podio.

Certo la missione non è impossibile, ma certamente nemmeno facile. I 13 punti di distacco, oltre ai 40 secondi appena incassati in pista, lasciano realisticamente aperta una sola possibilità ovvero che la Red Bull del tedesco non arrivi al traguardo. Visto la forma che stanno mostrando auto e pilota sembra irrealistico vederli arrivare alla bandiera a scacchi fuori dal podio. Il bello della Formula 1 però è la sua imprevedibilità. A Maranello sperano nell’inaffidabilità dell’alternatore che continua a tradire la vettura anglo-austriaca, anche dopo la sua radicale modifica, che ha colpito ripetutamente Webber. La speranza della squadra rossa è che per una volta la statistica grazi l’australiano e penalizzi Vettel. Inoltre approfittando della trasferta texana il team Ferrari probabilmente si dev’essere fermato in qualche riserva indiana Apache per imparare la danza della pioggia. A Interlagos infatti le previsioni sembrano promettere acquazzoni che livellerebbero le prestazioni e aumenterebbero le possibilità di imprevisti fuori pista.

Un’immagine dall’alto della pista di Interlagos

Dall’altra parte il tedesco può godersi una notizia: in Ferrari non hanno pronta alcuna modifica capace di migliorare le prestazioni della macchina. Ottima news per la Red Bull, già matematicamente vincitrice per la terza volta consecutiva del titolo costruttori, visto la fatica che deve fare ogni volta Alonso per rimanere vicino alle prime posizioni. Vettel poi può anche contare sul fatto che Hamilton sembra voler lasciare bene la McLaren, nonostante sia stato vistosamente boicottato dalla scuderia dopo l’annuncio del divorzio, portando a casa un secondo posto nel mondiale costruttori. Anche Raikkonen vuole portare a casa punti pesanti per garantirsi il terzo posto ai danni dell’inglese. Insomma non mancheranno terzi incomodi nella gara di Interlagos, capaci di avvantaggiare uno dei 2 contendenti forse più dei rispettivi compagni di team Massa e Webber sempre incapaci di aiutare decisivamente i capisquadra.

Se dovessi scommettere sulla gara del Brasile non punterei su nessuno dei 2 contendenti per la vittoria finale. La prudenza e la necessità di portare la vettura al traguardo incideranno molto sull’andamento e si vedrà sicuramente una marcatura a uomo nelle strategie di gara tra i due team. La speranza degli spettatori rimane però quella di una gara avvincente e piena di colpi di scena in linea con questo folle e combattuto campionato 2012.

Federico Wolff


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