Il Provolone del Monaco
di Francesco Aiello
Prefazione di Luciano Pignataro
Edizioni dell’Ippogrifo pagine 80 € 10,00
Oggi grazie a questa piccola guida di Francesco Aiello vorrei raccontarvi di antichi popoli Osci e Sanniti sfrontati nemici dei Romani, d’Imperatori che si curavano con il latte dei bovini campani,di eruzioni del dio Vesuvio,di Re come Carlo II d’Angiò e di Aragonesi e Sorrentini che venivano a depredare la nostra terra il vicus (Vico Equense). ma c’è un segreto prezioso che nessuno , nè Re, nè Saraceni, nè Sirene è riuscito a carpire ai casari di Vico Equense : come si realizza quel gioiello seducente di gustoso formaggio chiamato “Provolone del Monaco”. Con orgoglio tutto campano oggi leggevo sul Venerdì di Repubblica 14 ottobre 2011 che il mitico Grana lo fanno i Sikh(pensavo che esistessero solo nei libri di Kipling!),infatti nei caseifici cremonesi gli Italiani non vogliono più lavorare e allora tremila indiani dal Punjab hanno salvato il simbolo della gastronomia italiana come racconta il giornalista Maurizio Bongioanni,invece da noi a Vico Equense è tutto italiano, senza nulla togliere ai Sikh, vi invito a venire a Vico Equense e chiedere ad un ristoratore una delle ricette rubricate da Francesco Aiello nel suo libro, vi assicuro che di fronte ad un totanetto ripieno con provolone del monaco su fondo bruno ad aglianico fatto da uno chef italiano con prodotti italiani carpirete un po’ di felicità epicurea, magari dopo nel pomeriggio un tè rigorosamente indiano andrà pure bene.
di Luigi De Rosa