Magazine Politica

Il grande bla bla

Creato il 01 luglio 2011 da Domenico11
Il grande bla blaC’è fermento o è solo ammuina? Guardando Tizio che parla con Caio, quello all’angolo della strada che dialoga fitto con gli altri, i due compari sulla macchina in giro per il paese, le riunioni carbonare che di carbonaro hanno tutto tranne che la segretezza dei luoghi e dei partecipanti, potrebbe sembrare che siano iniziate le grandi manovre in vista delle prossime elezioni comunali. Cosa ci riserverà il futuro non è possibile prevederlo. Troppo presto, troppa confusione, troppa approssimazione. La situazione è molto fluida. Almeno, così appare. Ma può darsi che sia in proiezione il consueto spettacolo dei cineasti della politica nostrana.L’amministrazione Saccà è ai titoli di coda ed è tempo di guardare al futuro. Qualcuno ci sta già riflettendo. Anzi non ha altro pensiero, soprattutto perché per un giro è dovuto rimanere fermo ai box, a malincuore, per un forzato pit stop. Ne ha però approfittato per riallacciare qualche contatto bipartisan. E magari ripresentarsi come il nuovo. Non sarebbe la prima volta, e non solo a queste latitudini. In genere, il nuovo che avanza ha i capelli grigi, tinti o ne possiede pochissimi.A memoria, chi ha ambizioni esce allo scoperto dopo l’estate. L’attuale è invece la fase dei guastatori, quelli che hanno un unico scopo, bruciare le possibili candidature in modo che, alla fine, qualcuno sia “costretto” al grande sacrificio: “mi sono dovuto candidare perché me l’hanno chiesto quasi in ginocchio”. C’è chi ama corteggiare, chi preferisce essere corteggiato e chi corteggia nascondendo il volto da cacciatore dietro la maschera della preda.Si è sfiorata una lunghissima campagna elettorale, colpa dell’eccitazione suscitata dal rinnovo del consiglio provinciale che ha risvegliato istinti da tempo in naftalina, e si sta correndo il serio rischio di ritrovarsi con più pretendenti alla poltrona di primo cittadino che elettori. Un film già visto nel 2007, con la fantomatica terza lista abortita sul nascere perché, su otto promotori, sette aspiravano al vertice dell’amministrazione comunale. Todos caballeros. Qualcuno si è perso per strada, ma molti sono ancora in pista. Bisognerebbe rendersi conto che per guadagnarsi l’investitura è indispensabile avere un esercito dietro. L’orgoglio e le ambizioni personali non possono bastare, anzi andrebbero tenuti a freno. Anche perché l’autocandidatura non è per niente chic. Un moderno Copernico direbbe che occorre partire da un gruppo e da un programma, per poi procedere alla scelta del candidato più idoneo a rappresentare entrambi. Nell’ipotesi più striminzita, servono almeno i candidati al consiglio comunale. Tutt’altro che facili da trovare, soprattutto da quando i partiti sono passati a migliore vita e la selezione del personale politico-amministrativo predilige altri strumenti, trasversali ad ogni schieramento e imperniati sul rapporto personale, familiare o clientelare.In questa situazione, quando i soliti noti avranno preso l’iniziativa, agli altri non rimarrà che accodarsi o defilarsi. E sul ponte di comando tornerà la calma: Tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora…

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog