7 maggio 2013 Lascia un commento
Quando uno come von Trier si espone in prima persona per spiegare che nel film non c’e’ nulla su cui riflettere, nessun intento pedagogico o quant’altro, posso gia’ dirmi soddisfatto.
In realta’ le ragioni per le quali mi compiaccio non si fermano a questo dal momento in cui il regista ci offre la storia paradossale e divertente di un attore tanto fallito quanto pieno della propria arte, assunto per pochi minuti per impersonare il capo di una azienda di software e che invece dovra’ restare nel ruolo per interi giorni, compito improbabile per uno che nemmeno sa di cosa sta parlando.
A complicare le cose ci si mette il vero capo dall’azienda, tizio tra il viscido e il simpatico, rimasto nascosto per evitare responsabilita’ e scaricare le magagne su un presunto capo fittizio e lontano al quale relegare tori, ingiustizie a colpevole unico per le decisioni piu’ difficili e impopolari, praticamente un ottimo stratagemma per mentire ai suoi dipendenti e per domarli meglio senza contestazioni.
Il nostro attore si trovera’ quindi a combattere anni di rabbia e frustrazioni represse, nonche’ risolvere imbarazzanti promesse fatte da altri.
Il mondo degli affari non ne esce bene, a qualunque livello, laddove la follia di un’economia impazzita e gente cresciuta a MTV, ha perso il senso della decenza.
von Trier scherza fino ad un certo punto e come promette non giudica per quanto, cosi’ facendo, esprime esattamente la propria idea in proposito e non esagera, non troppo almeno giudicando con la mia esperienza.
Poi si, von Trier ci mette del suo e non poco, per far volgere la trama verso una follia talmente sopra le righe da stemperare ogni polemica o presa di posizione, esattamente come aveva preannunciato.
Film tecnicamente interessante, un esperimento compiuto con l’uso di una telecamera speciale altamente automatizzata chiamata Automavision che in pratica sceglie inquadrature, zoom e movimenti.
Cio’ spiega le strane riprese e il montaggio in apparenza sballato che alla luce di questa rivelazione, incuriosiscono e aggiungono un piacevole plus alla visione.
Molto divertente, qualcosa che dovremmo aspettarci da un grande regista come von Trier, meno dai nostri serissimi cineasti per i quali l’estro non s’inventa neppure coi contributi statali..