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"il grande disegno": al confine tra scienza e filosofia

Creato il 14 agosto 2011 da Alessandro @AleTrasforini

Fatti storici ed economici, anche di questo ultimo periodo, segnalano che l'uomo perde di vista troppo facilmente la propria reale dimensione. Sarebbe necessario imporre, a tutto campo, serie e precise riflessioni. E' con una rievocazione di sensibilità che inizia "Il grande disegno", ultimo libro dell'astrofisico Stephen Hawking e del fisico Leonar Mlodinow: "Ciascuno di noi esiste per un breve intervallo di tempo, e in tale intervallo esplora soltanto una piccola parte dell'intero Universo. Ma la specie umana è una specie curiosa. Ci facciamo domande, cerchiamo delle risposte.  Vivenvo in questo mondo sconfinato che può essere ora amichevole ora crudele, e volgendo lo sguardo ai cieli immensi che ci sovrastano, gli uomini si sono sempre posti una moltitudine di interrogativi. [...]" Le domande a cui rispondere, durante questo infinitesimo viaggio, possono essere moltissime: qual'è la natura della realtà? Come possiamo comprendere il mondo in cui ci troviamo? L'Universo ha avuto bisogno di un creatore? La struttura nella quale siamo immersi ha leggi che l'uomo ha ricavato matematicamente, sfruttando conferme sperimentali derivate da riscontri ripetibili, sia concretamente che fisicamente.  Il libro prova a descrivere un perenne stupore, ridefinendo alcune delle avanguardie scientifiche che sono ancora oggi oggetto di fervida discussione: dal Multi-verso alla Teoria sono tantissimi i confini non ancora scoperti dal progresso.  Oltre ogni possibile ragionamento, il miracolo da studiare rimane sempre uno solo: l'energia.  Specialmente in tempi come questi, purtroppo, è sempre più palese come la lotta energetica stia degenerando in disperata rincorsa alla sopravvivenza: chi controlla fonti energetiche sceglie, inevitabilmente, dove direzionare le antenne dell'intero genere umano.  Da lei tutto si diparte, compreso il filo fondamentale del libro in questione. Le sezioni del libro confermano a caratteri cubitali l'analisi da inquadrare come prioritaria:
  • Il mistero dell'essere;
  • Il dominio della legge;
  • Che cos'è la realtà?
  • Storie alternative;
  • La teoria del tutto;
  • Scegliere il nostro universo;
  • L'apparente miracolo;
  • Il grande disegno.
Consigliato forse ad interessati o comunque ad esperti di terminologia scientifica, il libro è un crocevia immenso di numeri e riflessioni sulle parti di Universo che conosciamo (potremmo conoscere).  Il progresso avanzerà, di pari passo all'infinito stupore con cui il piccolo uomo potrà osservare ciò che lo circonda.  Nella ricerca continua di punti di riferimento e modelli con cui descrivere l'intero spettacolo circostante, per l'uomo sarà importante provare a capire oltre quel limite, oggi invalicabile.  L'Universo si lascia scoprire? L'autore prende, a questo proposito, in prestito una citazione che non lascia spazio a dubbio alcuno: "La cosa più incomprensibile dell'Universo è che sia comprensibile." (A.Einstein) Risulta pertanto possibile superare quello sconosciuto che si presenta da secoli sui nostri tentativi di approfondire le analisi? Il libro si chiede anche questo, ricercando soluzioni per rappresentare ciò che stiamo vivendo e ciò che vuol dire energia.  Tra galassie che si allontanano ed Universo infinito, pertanto, emergono tantissime altre domande apparentemente insolute. Mentre i tempi avanzano, la forbice della sensibilità ha il dovere di allargarsi anche ad affrontare ciò che ora sembra invalicabile.  Oltre le differenze energetiche esiste un punto d'incontro? E' possibile intravedere una sola forma di energia da cui sono derivate tutte le altre? E' possibile costruire un albero genealogico di quella cosa che oggi rappresenta il più grande miracolo senza risposta esistente? Le pagine scorrono, analizzando ipotesi per suggerire ragionamenti su cui accentrare  ragionamenti utili allo svelamento.  Grazie a questi, forse, un giorno sarà possibile vedere il non spiegabile perdere prepotenza e pesantezza.  Lo sforzo cosa potrebbe generare nell'essere umano? Senso di stupore e meraviglia sono le basi da cui è necessario, di volta in volta, provare a ripartire: "[...]Il fatto che noi esseri umani - che siamo a nostra volta semplici insiemi di particelle fondamentali - siamo riusciti ad arrivare così vicino alla comprensione delle leggi che governano noi ed il nostro universo costituisce un grande trionfo. Ma forse il vero miracolo è che astratte considerazioni logiche conducano ad una teoria unica che predice e descrive un universo immenso pieno della meravigliosa varietà che vediamo. Se la teoria sarà confermata dall'osservazione, rappresenterà la splendida conclusione di una ricerca iniziata più di tremila anni fa. Avremo svelato il grande disegno." E, con esso, la scienza troverà nuova linfa per andare ancora più avanti. Se poi non serviranno Dio o le divinità a spiegare completamente l'Universo, sarà da vedere, dimostrare e sperimentare.  L'umanità non può attendere.

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