Magazine Cinema
Trama: Oscar "Oz" Diggs lavora come mago in un circo itinerante. La sua natura di donnaiolo e cialtrone lo mette nei guai una volta di troppo e, costretto a scappare da due colleghi inferociti, sale su una mongolfiera che viene però risucchiata da un tornado e catapultata nel Regno di Oz. Lì il sedicente Mago dovrà riuscire a barcamenarsi tra profezie e streghe buone e malvagie...
Il grande e potente Oz è sicuramente grande come promesso. Il dispiego di mezzi usato per riportare sullo schermo il mondo creato da L.Frank Baum è a dir poco incredibile e Sam Raimi si avvale di ogni trucco e magia disponibili per offrire allo spettatore un tripudio di colori, immagini, animali fantastici, fiori fatti di gemme, paesaggi incantati e quant'altro possa solleticare l'immaginazione e dare l'illusione di trovarsi in un mondo "altro". Coadiuvato da un Danny Elfman in formissima (a cui devono aver sparato sul finale per fare posto alla gnaulante Mariah Carey) il regista si dimostra padrone dell'odioso 3D confezionando i primi dieci minuti di film come se fossero un gioiellino in bianco e nero, a partire dallo splendido teatrino dei titoli di testa per arrivare alla fantastica sequenza dell'uragano, che ricorda i momenti più deliranti de L'armata delle Tenebre. Il passaggio dalla monocromia all’abbacinante colore (con conseguente cambiamento del formato dello schermo, che ho percepito ad occhio ma mi mancano i termini tecnici per definirlo, perdonate…) è altrettanto meraviglioso e lascia letteralmente a bocca aperta per la bellezza dei paesaggi toccati dalla mongolfiera del grande Mago, mentre proseguendo con la visione del film ho potuto apprezzare sia le mise delle streghe cattive, soprattutto quella stilosissima di Mila Kunis, sia la finissima realizzazione della bambolina di porcellana (il personaggio più riuscito di tutto il film assieme ad Evanora e l’unico in grado di riuscire ad emozionare), sia lo spettacolare finale horror, dove la Strega privata dei suoi poteri mi ha tanto ricordato la vecchia nascosta in cantina ne La casa 2 o quella di Drag Me to Hell. L’ultimo film di Raimi è dunque sicuramente Grande… ma è anche Potente?
No, porca vacca schifa, no! Non è Potente per nulla, anzi è cialtrone come il suo protagonista, il gigione ed insopportabile James Franco col sorriso berlusconiano e i modi da Silvano, il mago di Milano, che avrei preso a ceffoni una volta e sì e l’altra pure durante i tristi siparietti col nano Knuck (Lo scambio “Hey, brontolone!” “Mi chiamo Knuck…” “Va bene, brontolone!” me lo fai una volta, alla terza il livello del film diventa pari a un qualsiasi lungometraggio di Barbie…) e in generale nel 90% delle sequenze: ciccio mio, anche Johnny Depp alla decima smorfia mi scatena un odio inconsulto, figuriamoci tu che, con tutto il rispetto, puoi giusto baciargli i piedi. E visto che tiriamo in ballo il gemello diverso di Burton, purtroppo quello che valeva per Alice in Wonderland vale anche per Il grande e potente Oz. L’abbondante CG strappa sicuramente mugolii di meraviglia per i primi dieci minuti, poi diventa di una pesantezza quasi insostenibile, soprattutto quando viene usata per sostenere una trama bambinesca e personaggi stereotipati e vuotissimi, senza contare che in alcune sequenze si percepisce palesemente lo “scollamento” tra gli attori e il finto mondo che li circonda. Il film manca di emozioni e sentimenti reali, l’idea di mostrare i trucchi di Oz come metafora del cinema è tirata per i capelli e francamente da Raimi mi aspettavo qualche virata in più verso l’horror e il grottesco. Voi mi direte: è un film della Disney, bisogna pensare anche ai bambini. Io vi butto lì solo un titolo, Nel fantastico mondo di Oz, sempre prodotto negli anni ’80 dalla Disney, e vi dico che in quella pellicola c’erano degli inquietantissimi uomini dotati di ruote cigolanti che inseguivano i protagonisti, una strega che collezionava teste e che la povera Dorothy veniva rinchiusa in un cupissimo manicomio perché la gente del Kansas era convinta che avesse le visioni. Altro che babbuini con le ali, fiori con le zanne e streghette in fregola! Verso la fine del film tocca anche sorbirsi l'abbozzo di una canzoncina cantata dai nanetti e nemmeno la bellezza di una Città di Smeraldo tanto simile al paesaggio urbano di Metropolis mi può salvare dalla rara stupidità della buonissima Strega Glinda. Insomma, Il grande e potente Oz è tanto fumo e niente arrosto, gli do la sufficienza giusto per l'inizio e per un paio di belle idee qui e là, ma per il resto Raimi sembra avere imboccato la china discendente di Burton... speriamo che presto arrivi un deadite a mordergli le chiappe e farlo rinsavire.
Di James Franco (Oz), Mila Kunis (Theodora), Rachel Weisz (Evanora), Michelle Williams (Annie/Glinda), Bill Cobbs (Mastro stagnino), Tony Cox (Knuck), Bruce Campbell (la guardia alle porte della Città di smeraldo) e Ted Raimi (uno degli scettici che compaiono durante lo spettacolo di Oz) ho già parlato ai rispettivi link.
Sam Raimi (vero nome Samuel Marshall Raimi) è il regista della pellicola. Uno dei miei registi preferiti, ha diretto film come La casa, La casa 2, Darkman, L’armata delle tenebre, Pronti a morire, Soldi sporchi, The Gift – Il dono, Spider-Man, Spider-Man 2, Spider-Man 3 e Drag Me to Hell. Americano, anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 54 anni.
Zach Braff (vero nome Zachary Ismael Braff) interpreta Frank e presta la voce alla scimmietta volante Finley. Indimenticabile J.D. della serie Scrubs, ha partecipato anche al film La mia vita a Garden State. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 37 anni.
Nel corso della recensione ho citato Johnny Depp e le sue smorfie; ebbene, sappiate che l'attore era in trattative, assieme al fighissimo Robert Downey Jr., per il ruolo di protagonista. Certo, se quest’ultimo avesse accettato la parte sarebbe stato molto più credibile di James Franco come tombeur de streghe! A proposito del cast femminile, pare invece che Michelle Williams e Hilary Swank siano state le prime scelte del regista per il ruolo di Evanora e che poi Raimi si sia fatto convincere dalla Weisz a dare a lei la parte. La Williams è finita così a vestire i panni di Glinda al posto di Blake Lively, che ha preferito cimentarsi ne Le belve. Se Il grande e potente Oz vi fosse piaciuto, recuperate innanzitutto Il mago di Oz con Judy Garland (sapevate che Raimi non ha potuto usare le scarpette rosse di Dorothy e che hanno dovuto cambiare i tratti somatici e il colore della Strega dell'Ovest perché la Warner Bros. detiene ancora i diritti per quelli che sono veri e propri "marchi di fabbrica" del film del 1939? Sapevatelo!!) e il meraviglioso ed ampiamente citato Nel fantastico mondo di Oz, poi concludete l’opera con Alice in Wonderland. ENJOY!!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Sua Maestà Italia
Dopo il padiglione del Nepal, l’unico abbandonato per necessità, rimasto a simbolo di un momento interrotto; accanto al padiglione della Corea, coinvolgente... Leggere il seguito
Da Dallomoantonella
CULTURA, FOTOGRAFIA -
W... W... W... Wednesday #48
W... W... W... Wednesdays non è altro che l'aggiornamento del mercoledì delle mie letture, passate, presenti e future. Cosa sto leggendo? Quale libro ho... Leggere il seguito
Da Nel
CULTURA, LIBRI -
After di Anna Todd
AfterSerie Afterdi Anna Todd Titolo: After Autore: Anna Todd Edito da: Sperling Kupfer Prezzo: 14.90 € Genere: Romanzo, new adult Pagine: 448 Trama: Acqua e... Leggere il seguito
Da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle... Leggere il seguito
Da Witzbalinka
CULTURA, VIAGGI -
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA
I suoi ultimi articoli
-
Bollalmanacco On Demand: Doom Generation (1995)
-
Knock Knock (2015)
-
45 anni (2015)
-
Ave, Cesare! (2016)