Dalla rubrica LibriAmo su "Fuori dalla rete" (Giugno 2014)
Siamo nell’America degli anni ’20. Jay Gatsby è il simbolo del cosiddetto “sogno americano” destinato a fallire. Il motore della storia è il desiderio del protagonista di conquistare una sua vecchia fiamma: Daisy Buchanan.
Francis Scott Fitzgerald
Jay e Daisy si erano amati diversi anni addietro, ma lei era molto ricca mentre lui poverissimo; per questo Jay aveva deciso di partire per la Grande Guerra e di accumulare molto denaro per poterla un giorno sposare. Quando, però, fa ritorno in America scopre che Daisy ha sposato il ricchissimo Tom Buchanan. Diventato a sua volta ricchissimo, Jay Gatsby vuole a tutti i costi riconquistare la sua amata Daisy con il denaro, perché sa che è l'unico valore in cui lei crede. Daisy e il marito Tom, che ha una relazione con una tale Myrtle Wilson, vivono a New York, a East Egg; Gatsby allora compra una villa lussuosissima a West Egg, al di là della baia, di fronte alla casa di Daisy e dà feste sontuosissime alle quali partecipano centinaia di persone che nemmeno conosce, sperando che Daisy se ne accorga e sia sedotta dalla sua immensa ricchezza. Il vicino di casa di Gatsby, nonché cugino di Daisy, è Nick Carraway, il narratore della storia. Gatsby invita a casa sua proprio Nick Carraway per combinare un incontro con Daisy e così riesce ad incontrare la donna amata, proprio mentre il marito, Tom, incontra l'amante, Myrtle. Quest’ultima è sposata con un benzinaio di una zona poverissima di New York e punta sulla sua relazione con Tom per entrare a far parte dell'élite della società.Alla successiva festa data da Gatsby, partecipano anche Daisy e Tom e la donna si riscopre innamorata di Gatsby. Verso la fine dell’estate in un allegra comitiva partono per una gita in città e qui Daisy dichiara davanti a tutti di amare Gatsby, poi i due fuggono insieme e lungo la strada, la donna che si trova alla guida, investe proprio Myrtle, l’amante del marito, uccidendola. Nel frattempo il marito di Myrtle scopre la relazione tra la moglie e Tom Buchanan e corre a scagliarsi su quest’ultimo, che per vendicarsi di essere stato abbandonato dalla moglie, gli dice che a investire Myrtle è stato Gatsby, con la sua automobile. Il finale lo lascio scoprire al lettore. La morale della storia riflette un veritiero luogo comune: ci si rende conto di quanto il denaro non possa comprare tutto ciò che è importante per l’essere umano e di come la solitudine spesso sia più forte di tutto il resto; è sullo sfondo, ma è sempre presente. Gatsby, dipinto come un personaggio misterioso, fa tutto per amore, per il suo sogno d’amore interrotto, ma fallisce perché non è il denaro a potergli ridare la donna amata, non sono la spensieratezza e il lusso a poterlo rendere felice: questi sono soltanto “doni” effimeri dinanzi all’inesorabilità del destino. Antonella Iuliano“Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.” (Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby)