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Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 17: Jon

Creato il 12 febbraio 2013 da Martinaframmartino

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 17: Jon

Ricordate quegli occhi così azzurri da sembrare due fanali? Nella serie televisiva, sapendo cosa significano, il dettaglio è da brividi. Qui per ora è solo una stranezza, con cadaveri di uomini che non avevano mai avuto gli occhi azzurri. Il dettaglio però era già presente del prologo del Trono di spade, anche se non so quanti se lo ricordano più a questo punto. Per me al momento della prima lettura erano trascorsi quattro mesi fra un volume e l’altro, e la cosa era svanita nel passato. Però sono uomini di Benjen, il cui ritardo è ormai preoccupante e ritrovamenti come questi possono solo far preoccupare ancora di più.

La notte prima Jon ha fatto un sogno, con i re dell’inverno che escono dalle loro tombe, e io mi domando se non possa essere profetico. Facciamo attenzione ai sogni nella fantasy, spesso dicono più di quanto non sembri a prima vista. Nelle vene dei re dell’inverno scorreva il sangue degli Stark, il sangue dei primi uomini, e io sono sempre più convinta che questo dettaglio prima o poi si rivelerà fondamentale.

Notato comunque come tutti fatichino ad ammettere la verità? Sembra un mito, parlare degli Estranei farebbe pensare agli altri che chi ha parlato ha paura – ma hanno tutti paura – e che sia un credulone. Peccato che in questo caso credere, accettare la realtà, sia il primo necessario passo da compiere prima di poter agire.

Sam dimostra di essere fifone ma non stupido, cosa che avevamo immaginato fin dall’inizio. Infatti è lui a notare il dettaglio del sangue. Questi non sono cadaveri normali, non è vero? Restando in tema di leggende, e la vecchia Nan ogni tanto torna utile per rinfrescarci la memoria, riporto una frase molto interessante: “Ai loro schiavi morti, davano da mangiare la carne dei bambini degli uomini” (pag. 179). La carne dei bambini? Mmmmmm….

Al rientro Jon riceve una bella mazzata, la notizia dell’arresto del padre. Se l’avesse ricevuta prima questa notizia avrebbe mai prestato il suo giuramento? Col senno di poi possiamo dire di sì, ma ci sono cose difficili da accettare. Qui, ora, se non avesse già giurato sono convinta che se ne sarebbe andato. Aiutano poco, in questo caso, le parole di Mormont che rimpiange le scelte fatte dal figlio, lo stesso nobile cavaliere che ora sta al fianco di Daenerys. Viene comunque ventilata l’ipotesi di far prendere il Nero a Ned, ipotesi che apre prospettive interessanti. C’è davvero bisogno di uomini come lui, o anche di ogni uomo possibile, alla Barriera.

Con Jon così sconvolto per Thorne è un gioco da ragazzi fargli saltare la mosca al naso. E qui arrivano i guai, quelli veri. L’inverno sta arrivando, ce lo dice il freddo di queste pagine più che quella roba bianca che vedo venire giù dal cielo fuori dalla mia finestra e che almeno per il momento non sta attaccando a terra (raramente pubblico un articolo nel momento in cui l’ho terminato, di solito l’ho scritto il giorno prima e poi programmato quindi c’è un intervallo di parecchie ore fra la mia scrittura e la vostra lettura). Freddo, e degli zombie rigidi e semicongelati con gli occhi azzurri. Speriamo solo che brucino.



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