Dopo il tradimento di Ditocorto temevamo di aver perso Ned per sempre, e invece George R:R. Martin aveva ancora qualcosa in serbo per lui. Certo, io sapevo fin da subito dell’esistenza di questo capitolo perché avevo barato. Ogni volta che compro un volume delle Cronache del ghiaccio e del fuoco una delle prime cose che faccio (dopo averlo annusato, soppesato, aver letto dediche e indicazioni di copyright e guardato le mappe) è scrivermi un indice.
Non leggo una sola parola delle pagine che non ho ancora raggiunto con una lettura vera, ma l’indice lo compilo. È fondamentale, altrimenti come farei a passare con tanta facilità da un capitolo all’altro nelle mie citazioni? Va bene, di mezzo ci sono anche numerose riletture e un buon quantitativo di appunti, ma l’indice aiuta a focalizzare parecchie cose. E lo faccio per tutti i libri, non solo per quelli di George R.R. Martin. Perciò sapevo fin da quando Ditocorto ha piazzato quel coltello alla gola di Ned che lo avrei rivisto.
E quindi eccolo qui il nostro amico Eddard Stark in carcere. Attenzione agli incubi, perché sono importanti. Lasciamo perdere il rigirare il coltello nella piaga di Cersei, quello che conta è altro. Rivede Robert Baratheon come noi non l’abbiamo mai visto, come ha fatto il suo amico a trasformarsi da temibile guerriero in re incapace? Ok, l’abilità con la mazza da guerra non è proprio la prima caratteristica che dovrebbe avere un buon re, anche se aiuta molto nel caso in cui debba combattere per conquistarsi il trono. Però dai ricordi di Ned emerge una brava persona, forse un po’ troppo interessato a correre dietro alle donne ma comunque onesto e competente. Quando Ned era ancora il figlio cadetto di Rickard Stark Robert era il lord di Casa Baratheon a causa della prematura scomparsa dei suoi genitori, quindi lo aveva pure visto amministrare delle terre.
“Ti ho mentito, ti ho nascosto la verità” pensa Ned a pagina 249 del Grande inverno. Noi sappiamo che ha mentito quando ha detto che Catelyn ha arrestato Tyrion Lannister dietro suo preciso ordine, mentre Catelyn non ha fatto altro che approfittare delle circostanze. In più ha nascosto la verità quando non ha detto a Robert che Joffrey è un Lannister e non un Baratheon, visto che il suo papà è il caro Jaime. C’è altro? Io penso di sì, ed è l’annosa questione R+L=J. Sulla questione mi sono già soffermata qui: http://librolandia.wordpress.com/2012/10/23/sulla-mamma-di-jon-snow/, perciò almeno per stavolta non la ripeto.Quello che conta è il ricordo di Harrenhal. Ogni volta che quel torneo torna sulla scena dobbiamo fare attenzione perché è ad Harrenhal che è iniziato tutto. Brandon, presente, che ride. Jaime Lannister che presta giuramento. Rhaegar Targaryen che vince il torneo. Rhaegar morente, ma quel giorno aveva donato una corona di rose azzurre a sua sorella Lyanna. Lyanna che ama il profumo delle rose, e che dal letto allagato di sangue gli dice “prometti, Ned!”
Di quante altre prove abbiamo bisogno? Sì, Le cronache del ghiaccio e del fuoco sono ancora lunghe e George R.R. Martin tornerà ancora sul torneo di Harrenhal, ma questo breve incubo è fondamentale.
Alla fine arriva Varys. Per quanto il passato sia importante bisogna anche andare avanti, e stabilire l’assetto futuro dei Sette Regni. Abbiamo la conferma che Arya è riuscita a tagliare la corda, il sacrificio di Syrio Forel non è stato vano. Notato come i punti di vista apprendono quello che combinano gli altri? La supplica di Sansa, la liberazione di Tyrion, più avanti gli spostamenti di Robb… quello che fa Martin è un gioco a incastro, e gli riesce davvero bene.
Per un po’ avevo sperato che Varys avrebbe liberato Eddard, ma in effetti nel farlo non avrebbe alcun vantaggio e tutti gli indizi punterebbero contro di lui. Vuole la pace? Davvero? Io ancora non ho le idee chiare su quale sia il suo vero obiettivo, su dove vada la sua fedeltà o su quante cose conosca. Mmmmmm…Notato che la morte di Robert Baratheon non è stata accidentale? Cersei ci ha messo del suo facendosi aiutare per sicurezza dal cugino Lancel Lannister, già scudiero del compianto sovrano. Comunque sono affollate le celle se dopo l’arrivo di Varys Eddard può aspettarsi quello della regina. E se la vita di Eddard per lui non vale tanto quanto il suo onore, quanto può valere la vita di Sansa?
Un’ultima nota: Rhaenys, figlia di Rhaegar Targeryen ed Elia Martell aveva un gattino. Un gattino nero.