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Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 4: Eddard

Creato il 13 novembre 2012 da Martinaframmartino

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 4: EddardQuesto è importante. Lo sappiamo, nella fantasy dobbiamo prestare attenzione a tutti i sogni e a tutte le profezie. I primi hanno sempre cose importanti da dire, e le seconde quasi invariabilmente si avvereranno.

Questo capitolo di Eddard è uno dei momenti in cui George R.R. Martin si sofferma di più sugli avvenimenti che hanno portato il continente di Westeros nella situazione attuale. Vero, Le cronache del ghiaccio e del fuoco sono ancora molto lunghe, ma cosa ne sapevamo noi di Torre della Gioia prima di questo capitolo del Grande inverno?

È un vecchio sogno ricorrente, segno che Ned è tormentato dal suo passato, da ciò che sarebbe potuto essere e che invece non è accaduto. Tre cavalieri dai mantelli bianchi, una torre crollata da molto tempo e sua sorella Lyanna in un letto allagato dal sangue. La torre l’ha smantellata Ned stesso per dare sepoltura ai morti, quindi poco ci importa di lei. Lyanna è in un letto allagato di sangue, e la prima domanda è “perché?”. Perché il sangue? Cosa l’ha uccisa? In rilettura si capisce benissimo, chi lo sa non ha dubbi, chi sta cercando di seguire tutti i fili della trama invece si perde dettagli importanti. È qui che lei gli fa fare la sua promessa, una promessa che pesa su di lui a distanza di così tanti anni. Al fianco di Ned ci sono Martyn Cassel, padre di Jory, Theo Wull, Ethan Glover, ser Mark Ryswell e Howland Reed. Solo Howland sopravvive ed è l’unico, oltre a Ned, che può raccontarci cosa sia davvero accaduto.

Sull’altro fronte tre cavalieri della guardia reale, ser Arthur Dayne, ser Oswell Whent e ser Gerold Hightower, il lord comandante in persona. Perché erano lì? Ned si era aspettato di trovarli al Tridente, dove Robert Baratheon ha sconfitto Rhaegar Targaryen. Lì sono stati uccisi due membri della guardia, Lewyn Martell e Jonothor Darry, anche se in questo caso sto scrivendo avvenimenti che chi è fermo a questo romanzo non può conoscere. Diciamo che sono spoiler di posizione, dico dove stavano questi sette tizi vestiti di bianco (e se muoiono) durante la rivolta Baratheon, anche se magari Martin lo rivela tre romanzi più avanti. Non che anche in seguito ce ne freghi qualcosa di Lewyn e Jonothor, è giusto per capire dove si trovino i sette nei momenti chiave della rivolta. Nulla più. Beh, e poi parlo di R+L=J, e questa è l’ultima occasione per fermarsi e non leggere direttamente da me di cosa si tratta. Il testo questa volta non è nascosto.

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 4: Eddard
Al Tridente c’era anche ser Barristan Selmy, che viene ferito gravemente e che a rivolta finita giura fedeltà al nuovo sovrano.

Jaime Lannister è rimasto tutto il tempo ad Approdo del Re, prima a fare la guardia al Re folle e poi ad ammazzarlo. Gli altri tre, tutti abilissimi guerrieri, sono alla Torre della Gioia. Compreso Arthur Dayne, il miglior amico di Rhaegar e probabilmente il miglior spadaccino del continente, anche se queste sono informazioni che avremo solo più avanti. Lì, per quel che ne sappiamo noi, c’è solo Lyanna. Perché sono lì?

Compito dei membri della guardia reale è proteggere il sovrano e, se lui lo consente, pure i membri della sua famiglia. Non so se Aerys, con tutte le sue paranoie, abbia acconsentito a far allontanare da lui ben sei dei sette difensori designati, o se Rhaegar, in qualità di erede al trono e di persona molto più sana di mente, sia riuscito in qualche modo a spostare su di sé la loro fedeltà. Va ricordato comunque che Aerys era dentro le mura di Approdo del Re, quindi in teoria nel posto più sicuro, certo più al sicuro del figlio che si era recato sul campo di battaglia e che quindi aveva più bisogno di essere protetto. Fatto sta che in tre erano a proteggere lui. I protettori di Rhaegar hanno fallito, e due di loro sono morti nel fallimento, ma erano lì. Gli altri tre erano da Lyanna, la fanciulla che teoricamente Rhaegar avrebbe rapito e stuprato.

Loro non sarebbero dovuti essere lì, nonostante eventuali ordini di Rhaegar in proposito. Il loro compito era proteggere lui, non lei, o farle da carcerieri. A meno che lì non ci fosse un membro della famiglia reale.

La Guardia reale non fugge” spiega ser Gerold, e conclude con un “abbiamo giurato” (pag. 47). Ma cosa? Ricordiamo che siamo alla fine della guerra, dopo il saccheggio di Approdo del Re e l’uccisione, oltre che del Re folle, di Elia Martell, vedova di Rhaegar, e dei loro figli Rhaenys e Aegon.

Prima di andare avanti segnalo la presenza di un’altierata. Non sto più leggendo anche la versione originale del romanzo, quindi in linea di massima non trovo più altierate, a meno di trovare frasi senza senso che mi spingono a fare una verifica o di ricordare di aver letto commenti in proposito. Ecco, in questo caso uno degli utenti di www.labarriera.net ha notato un dettaglio strano, e ha ragione. In italiano ser Gerold dice “Aerys continuerebbe a sedere sul Trono di spade e il tuo falso fratello Robert brucerebbe al fondo dei sette inferi” (pag. 47). Il tuo falso fratello? E cosa vuol dire? Ok, Robert e Ned erano amici fraterni, ma chi se ne frega in questo contesto? Ser Gerold non è il tipo da parlare per il gusto di farlo, come si vede in questo colloquio. Infatti lui dice “our false brother would burn in seven hells”. Il nostro falso fratello, il confratello che ha tradito il suo giuramento di proteggere il re e invece lo ha ammazzato. Jaime Lannister. Non lo hanno perdonato, e questo è importante. Il giuramento prima di tutto, anche se il re è folle.

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 4: Eddard
E, a proposito di altierate, segnalo che non ce n’è una della cui esistenza si stanno invece convincendo in molti. Non spariamo su Altieri o Mondadori a ogni occasione per il gusto di farlo, o perché non sappiamo come stanno davvero le cose.

In molti, in diversi forum a cui io non sono iscritta e dove quindi non posso rispondere, si lamentano che alla fine di La danza dei draghi non è stato tradotto un capitolo dedicato ad Asha posto dopo l’appendice relativo alle varie casate. Quel capitolo non andava tradotto, fa parte di The Winds of Winter e non di A Dance with Dragons, e compare solo nelle ultime edizioni paperback del romanzo, non so se solo in quella americana, solo in quella inglese o in entrambe. Nelle edizioni rilegate, e nelle prime edizioni tascabili, non c’è. Visto che Martin non è esattamente la persona più veloce del mondo a scrivere, per tenere buoni i lettori di tanto in tanto pubblica un capitolo del romanzo in corso di scrittura, ed è quello che ha fatto anche in questo caso. Quel capitolo è disponibile da agosto 2012, nelle edizioni precedenti del romanzo non c’era. Mondadori ha acquistato i diritti di A Dance with Dragons così com’era al momento della sua prima pubblicazione, nel luglio 2011. Visto che quel capitolo non era compreso Mondadori non lo ha acquistato, e quindi non lo poteva pubblicare. Suppongo che volendo avrebbe potuto chiedere a Martin il permesso di tradurlo e che non ci sarebbero stati problemi, visto che stanno comunque traducendo tutti i romanzi, ma per quale motivo Mondadori avrebbe dovuto sospettare che a oltre un anno dalla prima pubblicazione di A Dance with Dragons sarebbe entrata in commercio una versione con un capitolo in più? Io leggo il blog di Martin quasi tutti i giorni, ma io sono malata di Martinite acuta. Dubito che in casa editrice seguano in questo modo tutti i loro autori, altrimenti non riuscirebbero a concludere granché. Quel capitolo è un omaggio a chi ha acquistato quell’edizione, tutti gli altri (io compresa, ho già il rilegato della Harper Voyager e i tre rilegati di Mondadori, certo non compro un’altra versione dello stesso libro) stanno senza, tanto quel capitolo lo leggeremo nel prossimo romanzo. Quindi niente altierate, e niente lamentele inutili.

Torniamo a noi. Malgrado il fatto che Aerys fosse folle, se ser Gerold e gli altri fossero stati ad Approdo del Re avrebbero impedito l’omicidio perché quello era il loro compito. Loro non fuggono, e proteggono la famiglia reale. Ma quale famiglia? Chi (o cosa) li ha tenuti lontani da Aerys? Chi è rimasto ormai?

A conti fatti, visto che tutti i Targaryen sono lontani (Tridente e Approdo del Re – ormai morti – o Roccia del Drago) all’appello manca solo qualcuno della cui esistenza non sospettavamo neppure. Il figlio nato dall’unione fra Rhaegar e Lyanna, e in quanto tale di sangue Targaryen ma, guarda un po’ che fortuna, con i lineamenti degli Stark. Jon Snow.

Lyanna muore in un lago di sangue. Emorragia da parto, teniamo presente che in passato era un tipo di morte molto frequente e lei è in campagna senza nessuna assistenza. Ci sono solo Ned e Howland Reed, oltre a otto cadaveri fuori dalla torre. E la promessa è quella di mentire sull’identità del bambino, attirando il disonore su di sé e provocando l’odio di Catelyn, per proteggerlo da Robert che vorrebbe tutti i Targaryen morti.

Va bene, Ned è sopravvissuto al cavallo che gli ha spezzato la gamba e al periodo sotto la pioggia stringendo il cadavere di Jory. Nella serie televisiva la ferita è più lieve, una gamba infilzata invece che rotta, suppongo per non complicare troppo la vita a Sean Bean e anche per avere una scena di ferimento più facile da girare. Capisco i motivi alla base di questa scelta, mi spiace però che non ci sia un flashback con Torre della Gioia. Forse hanno tagliato per non mandare in confusione gli spettatori, forse per motivi di tempo, forse perché temevano che se la scena si fosse vista sarebbero stati costretti a rivelare troppo. Come Martin ha fatto notare, fino a ora HBO ha evitato accuratamente la questione Rhaegar-Lyanna, ma prima o poi dovrà parlarne.

Comandante della guardia sostituito per forza di cose, Jaime fuggito, lite Robert-Cersei (ma quanto si amano quei due). Notare che Ditocorto ha mentito a Robert sul reale svolgimento dei fatti, visto che sa che Ned non era ubriaco e che sono stati i Lannister a circondare gli Stark. Ok, è andato via prima dello scontro, ma era evidente chi avesse attaccato briga. E Ned dice a quella simpaticona di Cersei che ha un paio di corna in più, con tanto di pargola a provarlo. Lei non gradisce, immobile e pallida. Ceffone. Lei se lo merita, ma lui non può certo starmi simpatico con gesti di questo tipo.

Robert continua a rimpiangere Lyanna, invidia Rhaegar perché è stato il Targaryen ad averla al suo posto, è deciso nel volere la testa di Daenerys, ridà a Ned il ruolo di Primo cavaliere e decide di andare a caccia.

Per ora ci siamo dedicati al passato, il futuro lo costruiremo al suo ritorno.



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