Anno 2004
Titolo Originale Le dernier trappeur
Durata 94
Origine ITALIA, FRANCIA, CANADA, SVIZZERA, GERMANIA
Colore C
Genere AVVENTURA, DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche 35 MM (1:2.35)
Produzione MC4, TF1 FILMS PRODUCTIONS, MIKADO FILMS, PANDORA, JMH ,OFFICE NATIONAL DU FILM DU CANADA (ONF), CANAL+, SOGECINEMA, SOFICA VALOR 6, FONDATION GAZ DE FRANCE
Distribuzione MIKADO (2006)
Data uscita 28-04-2006
Regia
Nicolas Vanier
Attori
Norman Winther Se Stesso
May Loo Se Stessa
Alex Van Bibber Se Stesso
Ken Bolton Se Stesso
Denny Denison Se Stesso
Robert Lafleur Se Stesso
Alain Lemaire Se Stesso
Christopher Lewis Se Stesso
Roy Ness Se Stesso
Kaori Toregai Se Stesso
Soggetto
Nicolas Vanier
Fotografia
Thierry Machado
Musiche
Krishna Levy
Montaggio
Yves Chaput
Trama: Norman Winther è un cacciatore che vive sulle Montagne Rocciose dello Yukon. È uno degli ultimi avventurieri a mantenere un rapporto con l'ambiente che lo circonda, a conoscere la natura, i suoi equilibri e a rispettarli. La sua vita si consuma tutta sulle montagne, insieme a sua moglie Nebaska e ai suoi fedeli cani da slitta. La sua guida conduce in un mondo ancora regolato dallo scorrere delle stagioni, composto di inverni rigidi e spietati, tempeste improvvise, attacchi di orsi e di lupi con cui fare i conti ogni giorno...
Critica "Ne 'Il Grande Nord' Nicolas Vanier ci conduce per mano in un mondo ancora regolato dal respiro delle stagioni. Per raccontarci di un uomo che sfida tormente di neve e gelate, vive di quello che gli procura il suo ambiente, mangia carne di cervo e caribù, vende una volta l'anno le pellicce degli animali che caccia, si costruisce da sé la casa con i tronchi e ogni giorno fa i conti con tempeste improvvise, attacchi di orsi e di lupi... Il risultato è un film emozionante che, documentando una vita avventurosa, non fa altro che raccontare una grande storia d'amore. Fra uomo e natura." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 28 aprile 2006)
"Norman Winther è se stesso, nessuno poteva sostituire il grande cacciatore del Nord del mondo che vende pelli al mercato mentre cerca con la sua compagna una nuova capanna. Non ci saranno più i Davy Crockett di una volta, ma questo col suo menù di cane di cervo e caribù è un bel personaggio, determinato e segreto, in una docu-fiction dai paesaggi ghiacciati immensi come in 'Ombre bianche' di Ray. La natura è star, ma ancora di più lo è la muta di ottimi cani husky, addestrati e truccati come veri animali prodigio, tutto nel conto del regista Nicolas Vanier." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 aprile 2006)