Salve e ben trovati con il sesto appuntamento su SognandoLeggendo con il BlogTour dedicato alle novità Mammaeditore. Vi ricordiamo le altre date del blogtour che, come vi abbiamo già spiegato questa mattina, hanno subito qualche cambiamento.
25 Febbraio, mattina: Biografia autori, sinossi, trama, dati di pubblicazioni delle nuove uscite
25 Febbraio, pomeriggio: Speciale su Margaret Gaiottina con Intervista+Video
26 Febbraio, mattina: Giveaways de “Un Nido di terra per la Donna Cristallo”
26 Febbraio, pomeriggio: Giveaways de “La Fantasia dello Scarafaggio”
27 Febbraio, mattina: Recensione de “La Fantasia dello Scarafaggio”
27 Febbraio, pomeriggio: Recensione de “Apocalypse Kebab”
28 Febbraio, pomeriggio: Recensione de “Un Nido di terra per la Donna Cristallo”
J.Tangerine alias Giusy De Nicolo
J. Tangerine, dottoressa in Lettere, è appassionata di arti marziali, pittura barocca e cinema horror. Scrittrice di racconti underground, è la penna di maggior raffinatezza della Bloody Roses Secret Society, club di romanzieri che scrivono con il sangue. Il suo “Porcaccia, un vampiro”, firmato come Giusy De Nicolo e pubblicato in questa stessa collana, ha ottenuto positivo riscontro di critica e di pubblico.
Homepage: Giusy De Nicolo
Titolo: Apocalypse Kebab
Autore: J.Tangerine
Edito da: MammaEditore
Prezzo: 9,80 €
Genere: Urban fantasy
Pagine: 320p.
Voto:
Trama: È una Praga impazzita, soglia tra passato e futuro, il luogo prescelto dagli Esterni per fare ritorno, potenti e pericolosi, più temibili di quelli che giunsero ai tempi di Golem e Gargoyle.
Alexandra non ha l’aspetto guerriero che vive nel suo nome: minuta, consegna kebab a domicilio a bordo di un rottame che definisce pomposamente scooter. I suoi giovani occhi già troppo hanno visto e troppo hanno sofferto per sollevarsi da terra. Forse per questo evita la voragine che si è aperta davanti al catorcio lanciato al massimo. Alex, guardiana della frontiera orientale del continuum spaziotemporale, si china sul cratere e annusa il cielo.
Inizia per lei una battaglia senza esclusione di colpi contro l’invasione e contro il terribile Arconte, mostro senza tempo che sa entrare nell’anima.
Forse anche in quella di Alexandra.
Recensione:
di CriCra
Apocalypse Kebab è un nuovo urban fantasy, scritto dall’autrice Giusy De Nicolo con lo pseudonimo di J.Tangerine.
In questa sua nuova avventura, ci conduce nella splendida, antica e gotica città di Praga dove è stanziata una setta di guerrieri, i Column, i quali lottano ogni giorno per impedire a delle creature chiamate Esterni, di violare il continuum spazio temporale ed entrare nel nostro mondo e nel nostro tempo, per provocare vere e proprie catastrofi.
I Column sono in tutto sei: Dobromilla, una donna molto in carne per non dire proprio obesa, Bartolomej, uno zingaro rom, Oskar, un omosessuale un po’ attempato, Emil, il nerd del gruppo, Vladislav, il figlio raccomandato di papà e poi c’è Alexandra, una ragazza molto particolare, con un passato vissuto per strada e con qualche problema di tossicodipendenza alle spalle, che se ne va in giro con il suo scooter, consegnando kebab.
Ed è proprio durante una di queste consegne che Alexandra, si imbatte quasi a caderci dentro, in un fenomeno straordinario: un cratere si è formato in mezzo alla strada, così! All’improvviso! Sbucato dal nulla! Facendole avvertire subito, la presenza di ben sette nuove forze straordinarie.
“Alexandra scosse appena la testa.
Ancora ignorava con quale tipo di fenomeno o anomalia aveva a che fare,
ma di una cosa era certa: erano cazzi amari.”
Alex ha la capacità sensoriale di percepire gli Esterni, grazie alla sua bussola interna, come se alla base della sua nuca, ci fosse inserita una sorta di interruttore, che alla presenza di uno di questi esseri, si puntasse e iniziasse a bruciare.
Per procedere le sue indagini, Alexandra chiede l’aiuto alla sua fonte segreta di notizie, Iguana detto Iggy, il quale è un Esterno, facente parte dei Viaggiatori, che in passato Alexandra ha salvato dall’essere giustiziato assieme alla sua famiglia e che adesso fa la spia solo per lei.
Ed è proprio da lui che Alexandra, viene a conoscenza che questi nuovi esseri sono ancora più pericolosi dei – chiamiamoli semplici – Esterni, bensì sono gli Inferenti ai quali fa capo l’Arconte, il più forte tra loro, colui che appunto è stato in grado di trasportarli tutti nel loro tempo.
È come il sopraggiungere dei quattro cavalieri dell’Apocalisse, solo che in questo caso, la cosa è molto più grave, dato che i cavalieri sono sette.
“Devi essere acqua, bimba. Niente può fermare l’acqua.
L’acqua non ha forma ma prende tutte le forme.
L’acqua trova la falla e passa, distruggendo tutto ciò che trova sul suo cammino.”
“Oh yeah!”, rispose lei, alzando il pollice come Fonzie.
L’incontro di Alexandra e l’Arconte è inevitabile e allo stesso tempo elettrizzante. È pura energia che si sprigiona, pronta ad esplodere tra loro; duro e violento, da finire poi in un modo del tutto inaspettato per entrambi, incontro dopo incontro, dove ognuno di loro cerca di trovare nell’altro, il suo punto debole… e alla fine Alexandra, trova il suo “tallone d’Achille, ma… piazzato da un’altra parte.
L’Arconte sollevò il viso e lasciò che la pioggia gli lavasse via il sangue.
Poi riabbassò la testa con una calma che le fece paura.
“Sei una guerriera valorosa e vorrei conservare il tuo nome”.
“Conservati questo!”,
rispose, alzandogli il dito medio.
E come tale, Alexandra, desidera essere ricordata tanto che le prime frasi del libro sono proprio un’espressione della sua inesauribile forza interiore, e si forse anche un po’ del suo essere particolare.
Voglio essere cremata, le mie ceneri mischiate alla polvere da sparo di un fuoco d’artificio e sparate in cielo sulle note di “My Way” di Sid Vicious, così che amici e colleghi, ormai imbottiti d’alcol come gli stoppini delle molotov, esclamino estasiati: “Alexandra Zahradnik ha fatto il botto”.
Ed Alexandra ha davvero fatto il botto perché è un personaggio fuori dall’ordinario, una guerriera nata, con un’irrefrenabile passione per lo sferruzzamento di maglioni dalla dubbia modernità… Strano abbinamento per qualcuno che combatte ogni giorno contro gli Esterni che minacciano il nostro mondo.
Questa è una lotta continua, dove ci sono gioco il potere e la salvezza del mondo stesso, in un perpetuo conflitto tra le forze del bene e del male, cercando di trovare quale sia poi la parte giusta dove schierarsi e da questa trama, si può capire come mai, spesse volte, si viene attratti da quello che è il “cattivo della situazione” e Talem, l’Arconte, in questo caso specifico ne è un esempio più che perfetto.
Talem sollevò gli occhi,
due pezzi di cielo caduti per sbaglio
su quella fogna di mondo.
La bellezza del libro credo che sia rappresentata dalle sue molte sfaccettature: la molteplicità dei personaggi e la diversità delle loro caratterizzazioni; la repulsione prima e l’attrazione crescente dopo, tra i due protagonisti principali; la onnipresente ironia e scambio di battute esilaranti, in un linguaggio molto moderno e sboccato, dove anche i pensieri non mostrano alcun pelo sulla lingua; il tutto mentre ci si fa un viaggio nelle bellezze ancestrali e centenarie della città Praga, le sue strade e i suoi antichi monumenti.
È come mettersi al volante di una macchina diesel… il motore, deve prima scaldarsi per bene, per dare il meglio di sé e a mio parere il viaggio intrapreso è stato movimentato, con qualche buca qua e là, ma alla fine, davvero soddisfacente e con la meta raggiunta.