Grande ritorno di Max Papeschi nella terra del Sol Levante...
La MAG, la Gallery Tomo e l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka
presentano
Max Papeschi's show
#mostradiffusa di Max Papeschi
a cura di Salvatore Marsiglione, Tomoharu Aoyama e Stefano Fossati.
Inaugurazioni:
Osaka mercoledì 18 novembre ore 18:00
Kyoto venerdì 20 novembre ore 19:00
dal 18 novembre al 3 dicembre 2015
info Como : +39 3287521463 [email protected]
info Kyoto : +81 075 5854160 [email protected]
info Osaka :+81 06 62278556 [email protected]
Luoghi:
Istituto Italiano di Cultura : Nakanoshima Festival Tower 17F, Nakanoshima 2-3-18, Kita-ku, Osaka
530-0005 Japan
Gallery Tomo : 1F Aoyama BLD 633 Shimogoryomaecho Nakagyo-ku Kyoto 6040995 Japan
www.magcomo.it
www.gallery-tomo.com
www.iicosaka.esteri.it
Con il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Osaka.
Con il Patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Osaka.
Con il Patrocinio della Città di Kyoto
Con il Patrocinio della Fondazione Italia Giappone
Con il Patrocinio dell’Associazione Luigi Russolo
La MAG, insieme alla galleria TOMO di Kyoto e all'Istituto Italiano di Cultura di Osaka è lieta di
annunciare un altro grande evento internazionale prodotto esclusivamente per il mercato
giapponese.
Max Papeschi's show
Il grande successo e l'incredibile accoglienza del popolo giapponese durante la mostra Thats' all
Folks di Max Papeschi dello scorso anno tenuta nella nostra galleria partner TOMO Gallery di
Kyoto, ci ha spinti a dare una più ampia visione dell'Universo Papeschi, proponendo un altra
#mostradiffusa, tra Kyoto e Osaka.
Max Papeschi, artista internazionale di ormai conclamata fama per il suo stile graffiante, ironico e
di profonda denuncia sociale, ci regala l'occasione di riflettere sulla storia contemporanea
dell'uomo, dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
Nell'ultimo secolo l'immagine delle aziende multinazionali e dei super potenti del globo ha
raggiunto e spesso superato l'attendibilità dei loro contenuti, il grande valore contemporaneo è
quindi l'immagine che gli altri hanno di noi!
Come un novello Robin Hood, Papeschi ruba attraverso la rete, le immagini dei potenti, delle
multinazionali, dei poteri forti, né modifica il senso, le assembla, taglia e cuce, fino a restituirci una
sembianza diversa, una parvenza che ci da occasione
di riflessione sulle vere essenze dei
protagonisti, senza dare giudizi, egli non ha la pretesa di farlo, non è un giudice, bensì un artista
ed il suo compito è quello di offrire in ogni sua opera la possibilità di pensare alla storia in modo
diverso, scavando nella profondità dei fatti.
Mercoledì 18 novembre dalle ore 18:00 s'inaugurerà a Osaka nel nuovo, ma ormai consolidato
Spazio Arte dell'Istituto Italiano di Cultura la mostra La Société du Spectacle già presentata a
Kyoto lo scorso anno, ma inedita per il pubblico di Osaka.
Qui il Direttore Stefano Fossati ha scelto le opere che hanno come comune denominatore le
denuncia dell'artista sull'ipocrisia dei capi di stato e governanti di tutto il mondo, che sembrano
essere potenti, sembrano dirigere le nostre sorti, invece sono solo dei burattini, degli attori al soldo
dei veri potenti. Come in tutti i suoi lavori, Papeschi ha quindi voluto accostare i volti di questi
uomini e donne ai corpi di attori, attrici e cantanti.
Questo per dire che è una società dello spettacolo e loro sono i burattini.
Venerdì 20 novembre dalle ore 19:00 s'inaugurerà a Kyoto negli spazi della galleria TOMO, la
mostra From Hiroshima With Love, dove verrà presentata un ampia scelta da parte del curatore
Tomoharu Aoyama, dell'omonima serie pubblicata in Italia nel 2010, ma inedita in Giappone.
Nella serie proposta, tutti in bianco e nero e di uguale dimensione, Max Papeschi aggiunge i volti
di cartoon ai corpi nelle foto storiche originali, affronta il tema della guerra e della devastazione e lo
fa mostrandone il suo aspetto lestofante e mascalzone.
Trattare un argomento così delicato con una visione pungente e a volte ironica senza essere
banale, non vuole essere irrispettoso, ma è un modo per attirare l'attenzione su di esso e farci
riflettere.
Salvatore Marsiglione