Mercoledì 30 ottobre è stata inaugurata la prima sala cinematografica all’interno di una struttura ospedaliera italiana: 65 posti a sedere, con incluso lo spazio per pazienti in carrozzina o allettati accompagnati da parenti o volontari, e un allestimento tecnologico da manuale.
L’iniziativa è promossa da MediCinema Italia, associazione nata pochi mesi fa sul modello della britannica MediCinema UK (organizzazione no profit impegnata dal 1996 nella diffusione della cultura cinematografica a scopo terapeutico negli ospedali del Regno Unito) e la Fondazione Humanitas.
Il progetto MediCinema si rivolge ai pazienti e ai loro familiari e, come conferma Fulvia Salvi, presidente di MediCinema Italia ha l’obiettivo di
rafforzare il concetto di terapia del sollievo […] attraverso la cultura come strumento terapeutico.
La prima edizione della rassegna di Rozzano, inaugurata dalla commedia “Questione di tempo” di Richard Curtis, proseguirà sino a gennaio con un calendario di proiezioni già definito (tra i titoli “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi; “Ammutta Muddica” del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo; “Blue Jasmine” di Woody Allen; “The Secret life of Walter Mitty di Ben Stiller) e il fondamentale supporto delle case di distribuzione Universal, Fox, Medusa e Nexo.
Un’idea bella, sotto vari punti di vista, e che strappa più di un sorriso di speranza di questi tempi. Chissà, magari tra i 50 parametri individuati dal portale doveecomemicuro.it, lanciato solo pochi giorni fa, potrebbe comparire, prima o poi, la voce “intervento culturale di supporto”, un indicatore ad alto valore aggiunto…
Buon cinema a tutti, ma proprio a tutti…..