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Il grande sonno

Creato il 08 gennaio 2016 da Lafirmacangiante
(The big sleep di Howard Hawks, 1946)
IL GRANDE SONNOL'incontro tra uno scrittore che ha fatto scuola, un solido regista autore di alcuni film da molti ricordati ancora oggi e una coppia d'attori (amanti nella vita) con un'intesa così superba da risultare tra le migliori anche in epoca moderna, questo è Il grande sonno. Certo, è anche un noir, una storia criminosa che a starle dietro c'è da farsi venire il mal di testa, tanto arzigogolata che pare alcuni dettagli fossero oscuri anche al maestro Raymond Chandler, autore del libro da cui il film è tratto (e il libro non era meno complicato, anzi).
E in fondo non è la trama a interessare o colpire in questo caso ma, proprio come accade in altri gialli (pensiamo a La donna della domenica di Fruttero e Lucentini ad esempio), sono il contesto in cui si muovono i personaggi, l'ambiente e gli atteggiamenti dei protagonisti stessi a donar vita al fulcro della vicenda.
Sono proprio l'occhio privato Philip Marlowe e la primogenita del generale Sternwood (Charles Waldron) a dare pepe al film grazie a due interpretazioni magistrali di Humphrey Bogart e Lauren Bacall. L'atteggiamento di lui è quello dell'uomo spiccio e sicuro di sè tanto caro alla scuola dei duri di cui Chandler è stato uno dei massimi esponenti, uomo tutto d'un pezzo dalla battuta sempre pronta e dal fare che rasenta e spesso oltrepassa la noncuranza se non del tutto la strafottenza, trova pane per i suoi denti nella sua controparte femminile, Vivian Sternwood (Lauren Bacall), donna affatto propensa a lasciarsi mettere i piedi in testa e a non avere l'ultima parola. Non da meno la sorella minore Carmen (Martha Vickers), forse più ingenua ma anche più apertamente languida e conturbante, priva di ogni inibizione oltre ogni ragionevolezza, cosa che la porterà ad avere guai e a trovarsi sotto ricatto, motivo per il quale il generale Sternwood assolda il detective Marlowe.
IL GRANDE SONNO
L'investigatore, causa la sua simpatia per il vecchio e l'attrazione che prova per la maggiore delle sorelle (e dagli torto), verrà invischiato nell'intricata vicenda ben oltre quelli che erano i compiti assegnatigli dal nuovo datore di lavoro. Ma il più si gioca sullo scambio di battute, sugli sguardi complici e sensuali, sulle dispute tra due attori in grandissima forma in un film che pur non mostrando niente, allude ed emette una carica di sensualità sfrenata come si riusciva a fare solo quando non si poteva mostrare. Il tutto immerso in uno scenario viziato e criminoso dove gli atti delittuosi si sprecano e i vizi sconfiggono le virtù.
E di tutti questi delitti chi è il colpevole, dopo aver due volte letto il libro e aver visto il film, proprio non ve lo saprei dire (proprio come Chandler forse), ma in fondo non è importante, va bene così. La messa in scena è secca ed essenziale, un po' come il protagonista, Hawks non si concede orpelli superflui e va dritto al punto, caratteristica comportamentale che accomuna regista e attori in un amalgama sempre diretto e coerente.
IL GRANDE SONNO

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