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Il groviglio dei ricordi

Da Fossalonart
Questa mattina, mentre pensavo a cosa scrivere su questa collana, mi è tornato in mente quando da bambino mio papà mi portava a pescare, ricordo che mi divertivo tantissimo, però combinavo anche i miei disastri. Mentre si pescava, puntualmente mi succedeva di tirar su la mia piccola canna da pesca e la lenza era tutta attorcigliata su se stessa, non so come facevo, ma ci riuscivo. Chiamavo mio papà, gli mostravo il super groviglio e gli chiedevo, riesci a scioglierlo? E lui con la sua infinita pazienza si metteva lì e pian pianino risolveva il problema.
Beh, sono passati ormai più di trent'anni, non uso più la lenza da pesca, ma ogni tanto i miei grovigli ritornano a farmi visita e io mi metto lì con la speranza di avere quell'infinita pazienza che aveva mio papà e provo a sbrogliarli. A volte la vedo una cosa impossibile e preferisco prendere quell'ammasso di corda e compattarla ancora di più su se stessa per crearne delle piccole sculture, altre volte magicamente riesco a risolvere il problema, anche se non ho ancora capito come.
Ciondolo in corda, sabbia e frammenti di conchigliePoi ci sono quelle volte, come quella di questa collana, in cui scelgo di lasciar lì il groviglio così com'è, perché in fondo anche così ha un senso, è un parte di me che ogni tanto salta fuori e che magari spera, ancora una volta, di potersi girare da quella parte e trovare mio papà con la sua pazienza a sciogliere il nodo giusto e far tornare tutto a posto.
Buona creatività a tutti… Alberto

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