Al Cairo succede che se cerchi un grande artista e non hai il numero di telefono, cerchi la strada dove sai che abita (dove ti hanno detto che abita) e ci vai. Davanti alla porta - aperta - trovi un inserviente, intento alle pulizie. Dice che il maestro non è in casa, ma di salire comunque, così, chissà che magari salti fuori dal nulla. Gli egiziani sono fantastici. Non resisti e scatti due inquadrature nello studio, stupendo e traboccante di creatività, di arte, di quella che dovrebbero avere tutti: passione. Passione per qualcosa. Per il proprio lavoro. Per la vita. Sul tavolo, per caso, mentre stavi per lasciare un biglietto con il tuo numero di telefono, trovi un biglietto da visita con il suo numero di telefono. Dietro di te si materializza l'inserviente. Gentilissimo chiede se vuoi tè o caffè. Ma capisci che è il guardiano delle creature del maestro. Un maestro chiamato Georges Barghory. Di cui parlerò' presto in un articolo.
(c) 2012 weast productions / gg
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