Eccoci, cari lettori, con una nuova recensione del Progetto “In My Mailbox”. So perfettamente che in questo periodo il blog è un po’ “lento”, purtroppo però il 7 ed il 14 avrò un paio d’esami piuttosto duri (e sono MOLTO indietro con lo studio… sob!). Inoltre, per motivi tecnici, il blog necessita di una migrazione grafica su un altro sito hosting e la sostituzione degli indirizzi URL richiede tempo e pazienza. Purtroppo, temo, che fino almeno a 7 ottobre non saremo molto attivi. Vi prego di scusarci e postare un po’ di pazienza… Piove sempre sul bagnato.
Elisabetta Modena;
Elisabetta Modena è nata in provincia di Verona nel 1974.Si è laureata in Filosofia e ha insegnato per alcuni anni, prima di scegliere di dedicarsi a tempo pieno alla sua famiglia e ai suoi quattro figli. Nel (poco) tempo libero ama scrivere narrativa e poesia. E’ redattrice della fanzine di fantascienza Future Shock e collabora con il sito dell’editoria religiosa italiana Rebecca Libri.E’ arrivata finalista al Premio Nazionale Tabula Fati 2008 con il racconto di fantascienza “La rovina”.Ha scritto anche:
“Il marchio di Caino”, 2009, Lulu.com
“Racconti d’amore”, 2008, Lulu.com
“A passo di danza”, 2008, Stampalibri
“La punta di diamante”, 2007, Lulu.com
Blog: http://elisabettam.splinder.com/
Titolo: Il Guardiano delle menti (isbn:9788863072839)
Autore: Elisabetta Modena
Serie: #
Edito da: 0111 Edizioni
Prezzo: 11,00€
Genere: Adult Fantasy, Robot, Fantascienza, Romance
Pagine: 80 p.
Voto:
Trama: “Che significa vivere?”, si chiese annientato. “Che significa vivere?” Il volto di Ranja gli balenò di nuovo davanti, riempiendogli il cuore di calore. E la risposta gli fu, dun tratto, chiara come la luce che lo manteneva ancora in vita. La seppe. Anche se, nellammetterlo, avrebbe firmato la sua condanna a morte.
Opinione Personale: E’ il primo romanzo che leggo di questa autrice quindi, di fatto, non posso valutare la crescita stilistica di questa o paragonarlo con qualche sua altra opera. Nonostante ciò devo ammettere che ho letto con estremo piacere questo romanzo, o racconto che dir si voglia.
E’ un racconto di 80 pagine deliziosamente scritte.
Lo stile dell’autrice è pulito, lineare e accurato. Viene mostrato un mondo post tecnologico che, perfettamente in linea con le previsioni fantascientifiche, prevede la prevaricazione delle menti robotiche su quelle umane. Un domani, i robot da sempre nostri “schiavi” si ribelleranno a noi e tenteranno di conquistarci. O annientarci, dipende dai punti di vista.
Eppure, in questa visione disastrosa, Elisabetta Modena riesce a inserire un amore. Un amore dolce, ingenuo e tenace. Un amore nato da un’obbligo, da un ordine e che si sviluppa fra le pieghe della conoscenza e del bisogno. Entrambi i protagonisti hanno bisogno l’uno dell’altro, per motivi differenti ma di fatto non possono fare a mano di cercarsi. E, sullo sfondo di questo amore vediamo l’evolversi di una lotta fra Creato e Creatore. Fra Robot e Uomo… E se la salvezza stesse proprio in chi non appartiene a nessuna delle due categorie?
Da leggere? Senza dubbio, anche se a mio avviso l’autrice avrebbe dovuto osare di più. Le basi, le idee e la bravura per creare un romanzo a tutti gli effetti c’erano. Purtroppo, però, la brevità ha penalizzato leggermente la godibilità dell’evoluzione sentimentale fra i protagonisti. Mi aspetto di leggere nuovamente questa autrice, senza dubbio!